GLI SCOMPARSI DI CHIARDILUNA, di Christelle Dabos
Saga dell’ Attraversaspecchi vol. 2
Una delle cose più difficili per chi scrive una serie di più libri è riuscire a mantenere la stessa qualità in tutti i volumi. Il secondo libro della trilogia dell’Attraversaspecchi è, a mio parere, più interessante e avvincente del primo, e la rende una delle mie trilogie fantasy preferite.
Abbiamo lasciato Thorn e Ofelia a Chiardiluna, in una situazione preoccupante e in una relazione ambigua: sono fidanzati e ormai prossimi al matrimonio, ma non si conoscono affatto e non si capiscono. La situazione diventa sempre più difficile, con oscure minacce che si addensano su di loro.
Non riesco a trattenere l’entusiasmo, ho finito questo libro ieri e l’ho trovato bellissimo. La prima parola che mi viene in mente per definirlo è “delizioso”. E’ scritto davvero bene, con un linguaggio ricercato ma soave, e una vena ironica che spezza la tensione e rende la lettura scorrevole. L’ambientazione è il suo punto di forza: è delicata, buffa e piacevolissima. I luoghi, assolutamente fantastici e improbabili, sono descritti in modo talmente preciso da renderli verosimili. Le immagini si sono formate in modo spontaneo nella mia mente, e sono apparse vivide, divertenti, dai colori pastello. Anche i nomi dei luoghi, Città-Cielo, Chiardiluna, Anima, Sabbie d’Opale, evocano sentimenti di pace e serenità. Questo non significa che siano stucchevoli; anzi, mi è apparso evidente fin da subito che dietro l’apparente soavità, i luoghi e i personaggi siano tutt’altro.
Anche i personaggi sono particolari e stravaganti. Ma, se nella prima parte creavano un certo “folklore”, e la storia si concentrava in particolare su Ofelia e le sue esperienze in un ambiente nuovo e ostile, adesso diventano parte integrante della storia. Così, nuovi e vecchi personaggi acquisiscono spessore e carattere, e le singole personalità ci appaiono ricche di sfaccettature e per nulla banali.
Alla base della storia c’è un mistero, che si dipana lungo tutta la trama, e diventa evidente alla fine di questo secondo libro. Le emozioni, che mi erano un po’ mancate nel primo libro, non mancano invece in questo. Ho seguito la storia di Ofelia e Thorn con preoccupazione e ansia crescente, nella speranza di un lieto fine che, com’è ovvio, per adesso non è arrivato. Chissà che un giorno qualcuno non decida di prendere questa storia e farne un film. Immagino già le ambientazioni straordinarie e i buffi personaggi. Sarebbe sicuramente un gran bel film.
Recensione di Nella Patanè
Vai al primo libro QUI
Commenta per primo