Gli sconti hanno le gambe corte? 3 appunti dai librai indipendenti di Milano
1. BOOKPRIDE. Gli sconti hanno le gambe corte?
Siamo contenti che sia nata ADEI e che assieme ad Ali e Sil sia promotrice di una campagna e di una proposta di legge che modifichi la legge Levi abbassando gli sconti al 5% come richiesto da anni da molti librai indipendenti per poter sopravvivere in un mercato più equo per tutti. Alcune librerie indipendenti di Milano collaborano a BookPride curando gli spazi BookYoung e Book Comics perchè è chiaro che la sopravvivenza delle librerie indipendenti è legata a quella degli editori indipendenti (e viceversa). Speriamo quindi che gli editori indipendenti a Bookpride passino subito dalla teoria alla pratica non praticando sconti superiori al 5% in fiera.
Ci dispiace perciò vedere il sito di e-commerce Ibs, sponsor della fiera, promuovere BookPride con una campagna di sconto al 15% su alcuni titoli di editori indipendenti. Non è incoerente questo accordo di sponsorship con tutto quello che si sta facendo per cambiare la normativa sugli sconti?
2. STRADELLA.Tutti gli scioperi vengono al pettine.
Nei giorni scorsi è successo qualcosa nel mondo dell’editoria, nel silenzio quasi totale dei media e degli addetti ai lavori: i magazzinieri di Ceva Logistic a Stradella hanno vinto la loro battaglia sindacale dopo una settimana di scioperi selvaggi. Negli ultimi 12 mesi due inchieste e decine di arresti per caporalato hanno investito Ceva: i facchini lavorano come schiavi, vessati da caporali. Esattamente come avviene nei campi di pomodori. Siamo davvero, noi librai indipendenti, eticamente diversi dalle multinazionali che sfruttano i lavoratori? Non più da quando un paio di anni fa i nostri distributori ed editori hanno appaltato a Ceva la logistica. Come gestire diversamente sennò le 60mila novità all’anno, di cui la maggior parte resta in libreria 2 settimane, già con lo sconto del 25% e la promessa di una consegna in 24h? Gli editori indipendenti, i sindacati, le associazioni di categoria… nessuno ha speso due parole in solidarietà ai magazzinieri. Cari lavoratori di Ceva, avete tutto il nostro appoggio e la nostra solidarietà.
3. PREZZO DI COPERTINA. Caro lettore ti stanno fregando, al 25%.
Caro lettore, da quando lo sconto è diventato la regola tu stai spendendo di più.
Ogni anno l’editoria vende un po’ meno copie a un po’ meno lettori. Tuttavia il fatturato del mercato è stabile. Se il vostro fruttivendolo vendeva 3 anni fa 1 mela a 10 clienti, poi 1 mela a 9 clienti, poi 1 mela scontata al 25% a 8 clienti e il suo fatturato rimane stabile negli anni c’è una sola risposta: ha alzato il prezzo delle mele. E pure con il 25% di sconto quella mela la state pagando di più di quanto la pagavate a prezzo pieno 3 anni prima.
Il problema non sono gli sconti, ma la difesa di un equo prezzo di copertina. E il prezzo di copertina si fa sommando tutti i costi dalla produzione al magazziniere che ve lo impacchetta al libraio che ve lo vende. Può esistere ancora un’etica nel nostro lavoro? Sì, noi crediamo di sì e perciò lo stato di cose deve cambiare.
il Direttivo LIM
Articolo pubblicato in data 14 marzo dal sito Lim Librerie Indipendenti Milano
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