GOD SAVE THE QUEER. Catechismo femminista, di Michela Murgia (Einaudi – novembre 2022)
Tosto, provocatorio e potente questo saggio teologico di MICHELA MURGIA che ho seguito, a volte con fatica, godendo del piacere intellettuale, oltre che spirituale, offerto dalle sottigliezze del ragionamento, dalle stringenti, serrate concatenazioni logiche, dalla profondità dell’analisi e da una certa levità ironica.
QUEER è da intendere qui in un più ampio significato, non ristretto alla sfera sessuale, nel senso di non etichettabile, non circoscrivibile in un recinto (“pratica della soglia”).
Seguendo la pratica femminista, MURGIA parte sempre dalla vita personale, concreta per “rendere ragione” della sua fede, riflettere sul significato del Credo, sull’uso delle immagini nella devozione popolare, sulla Trinità…
Sono tanti gli spunti in questa discussione sulla fede che mi hanno rimescolato; particolarmente godibile e condivisibile la rilettura della fiaba di Cenerentola in chiave femminista e la lettura dell’icona della Trinità di Rublev che non conoscevo.
Rublev, monaco russo del Quattrocento, rivoluziona l’iconografia tradizionale della Trinità in ordine gerarchico piramidale, 2 maschi e una colomba, per scegliere genialmente 3 figure, non precisamente connotate, né maschi né femmine, disposte in un andamento circolare perciò paritario e inclusivo.
MURGIA con la sua sottile speculazione e acume riflessivo apre immaginifici scenari e arriva a sorprendenti intuizioni.
La creazione continua sì, sono d’accordo!
Lettura stimolante.
Recensione di Laura Basso
1 Trackback / Pingback