GRAND HOTEL RIVIERA, di Carla Cerati (Frassinelli)
Greta è una matura signora single che nei mesi estivi fugge dalla inospitale Milano e si stabilisce sul mare dove può nuotare, leggere e lavorare ai suoi numerosi impegni editoriali (traduzioni, visione manoscritti, stesura delle proprie opere). La ricerca di silenzio e tranquillità la porta negli anni ad un certo nomadismo balneare un cui le varie situazioni sono descritte con una buona dose di ironia. Finalmente Greta sembra trovare un ambiente a lei congeniale in una multiproprietà sulla Costa azzurra. Qui conosce una bambina, Regine con cui intreccia un’amicizia destinata a durare nel tempo.
Regine parla solo francese e vive una situazione familiare complessa con genitori separati che vivono con nuove famiglie che cambiano negli anni, continui traslochi e diverse sorellastre.
Greta vive un rapporto contradditorio con la bambina che la adora. Se ne sente attratta ma al tempo stesso vuole mantenere la sua indipendenza e la gestione dei suoi spazi e dei suoi tempi.
Il sottofondo estivo-balneare è perfetto per questo insolito ed irrisolto rapporto. La personalità di Regine è articolata ed evolve velocemente negli anni verso l’adolescenza cambiando inevitabilmente il taglio della loro amicizia.
La scrittura è piacevolissima, matura, avvolgente, ironica. Il romanzo contiene probabilmente più di un richiamo autobiografico. Carla Cerati la conoscevo come fotografa ma come scrittrice è stata una piacevole sorpresa.
Romanzo breve di cento pagine che mi sento di consigliare
Recensione di Stefano Benucci
GRAND HOTEL RIVIERA Carla Cerati
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