GUARDATEMI, di Anita Brookner (Neri Pozza)
“Guardatemi, pregavo in silenzio, guardatemi, ci sono anch’io...”
“Guardatemi” di Anita Brookner.
È lo stile narrativo della Brookner che rapisce, cattura, dalla prima all’ultima riga. Un romanzo impegnativo, un flusso di coscienza ordinato e scrupoloso, il memoir di Frances, giovane bibliotecaria in un istituto di scienze mediche di Londra.
Un romanzo di inquietudine e solitudine che l’autrice trasmette a chi legge, con la sua scrittura minuziosamente perfetta nel descrivere ogni dettaglio dei protagonisti, fisico e morale.
“L’attenzione si fermava sulle mani, che erano grandi e parevano arrabbiate...”
Frances racconta la sua vita e il desiderio di cambiarla, trasformala da solitaria ad interessante, piena di vita e di novità e crede di trovare quello che cerca in tre persone, descritte meravigliosamente dall’autrice, le cui personalità, probabilmente, capiremo di aver conosciuto, di esserne state sedotte, ammaliate, di aver sofferto a causa loro. Un romanzo che fa soffrire, fa stringere i pugni e fa arrabbiare, mentre la protagonista si consuma cercando di rimanere a galla, lanciando il suo grido al mondo “Guardatemi”.
L’esigenza di essere riconosciuti, amati, apprezzati. La consapevolezza del bisogno di adorazione, di devozione assoluta verso qualcuno a scapito di noi stessi.
Intenso, doloroso, intimo.
Recensione di Lauretta Chiarini
GUARDATEMI Anita Brookner
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