GUNS. CONTRO LE ARMI, di Stephen King (Marotta e Cafiero – maggio 2021)
Stephen King scrisse questo pamphlet in seguito all’ennesima strage in una scuola, con lo scopo di smontare la tesi, molto sostenuta negli Stati Uniti, che le armi non siano pericolose e che la colpa delle frequenti sparatorie che insanguinano scuole e molti altri luoghi pubblici sia solo della violenza innata nella società: attraverso dati e portando molte prove, esposte con la prosa fluida e magnetica che lo contraddistingue, King mette in evidenza quanto la paura irrazionale sia oggi un’emozione molto presente nell’America contemporanea, nella quale la questione delle armi rappresenta ancora una delle più forti contraddizioni perché, nonostante le manifestazioni di sdegno e dolore a ogni nuovo fatto di sangue, nessuno intende davvero rinunciare al diritto di girare armati.
Un piccolo prezioso testo che è una presa di posizione politica perché ribadisce la consapevolezza che c’è qualcosa che gli americani non vogliono accettare, ovvero che un fucile in mano crea una falsa illusione di sicurezza alla quale troppi si aggrappano, credendo che insegnare a sparare a una persona, non importa l’età, sia il metodo migliore per saperla al sicuro, senza considerare il pericolo che il possesso di un’arma costituisce già, di per se’.
Nel testo lo scrittore fa riferimento anche al suo celebre romanzo Ossessione e alla sua decisione di farlo ritirare dal mercato, non certo perché lo ritenesse pericoloso ma perché King stesso si sentiva responsabile dell’impatto emotivo che il libro avrebbe potuto avere, dopo ormai tanti episodi di violenza simili a quelli raccontati da lui.
Ultima, ma non ultima, osservazione: in Italia il libro è stato pubblicato da Marotta&Cafiero, storica casa editrice campana che da sempre si batte per la cultura e la legalità e mi è sembrata la scelta più adeguata per questo libro che consiglio a tutti.
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