I 5 CLASSICI PIÙ CLICCATI DEL 2021
L’IDIOTA, di Fëdor Dostoevskij (Mursia)
Leggendo questo romanzo di Dostoevskij, dopo averne letti diversi altri ad eccezione de “I Fratelli Karamazov”, all’inizio e poi fino ad un certo punto, mi ero fatto una convinzione poi rivelatasi sbagliata, quella di un romanzo, come dire, superfluo o troppo statico in alcune sue parti. Andando avanti nella lettura e solo a conclusione di quello che si potrebbe definire un arco, il giudizio è cambiato e qualsiasi parte, sia essa statica o più dinamica, caratterizzazione o situazione, diventano interessanti non in sé e per sé, ma in quanto…leggi tutta la recensione
DUE SULLA TORRE, di Thomas Hardy
Finalmente, eccomi qui a recensire un romanzo tanto agognato.
Cercavo “Due sulla torre”, dello scrittore vittoriano Thomas Hardy, da tempo immemorabile e, non appena la Fazi ha deciso che fosse giunto il momento di ristamparlo, non ho esitato un attimo ad acquistarlo.
Perché, si sa, Thomas Hardy è una garanzia. Almeno, per tutti coloro che amano le atmosfere magiche e naturali, per chi si perde tra i meandri dei boschi e ama leggere di un mondo quasi incantato e incontaminato.
Come sempre, nei romanzi di Hardy fa capolino un lirismo che difficilmente è stato…leggi tutta la recensione
PERCHÉ LEGGERE L’ULISSE?
ULISSE James Joyce
Cosa mi ha lasciato questo viaggio?
Quindi, perché leggere l’Ulisse?
Perché leggere l’Ulisse?
PERCHÉ LEGGERE LA METAMORFOSI, di Franz Kafka
Perché?
Perché è la domanda che tanti di voi formuleranno per capire il motivo di questa lettura, oggi.
Perché è anche la domanda che si fa il lettore riguardo alla metamorfosi del giovane protagonista, Gregor, o Gregorio, come lo traduce Anita Rho nella traduzione da me scelta.
E perché leggere la traduzione della Rho e non altri traduttori più recenti?
Infine un ultimo perché: perché davanti a un capolavoro mi sento sempre inadeguata e incapace di parlarne?
Sono quattro i perché e cercherò di districare la matassa nell’ordine. Ma inverso.
Parto da me. Dalle mie paure e sensazioni di inferiorità rispetto alla…leggi tutta la recensione
I PROMESSI SPOSI, di Alessandro Manzoni
“ Ne va…ne va de la vita!
– La vita…
– La vita!”
Riprendere in mano “I Promessi sposi” è stato fare un tuffo nel passato. Ritornare sui banchi di scuola, in quelle mattine sonnacchiose fra la lettura e l’altra di un capitolo e scoprire solo adesso tutta la bellezza di questo scritto.
Una scrittura veloce, vivace, ironica che si fa amare, piena di immagini, con punte di alta poesia. E frasi che tornano alla memoria e che sono come scolpite come l’incipit, che tagliano il fiato “ la sventurata rispose” massime che hanno in sé una verità amara “ Mala cosa nascer povero”.
Non parlerò della storia, ormai di dominio comune. Ma posso dire che ho goduto questa lettura con molto piacere, con la spensieratezza di ritrovare amici perduti, con la maturità che la fa adesso…leggi tutta la recensione
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