I CERCATORI DI CONCHIGLIE Rosamunde Pilcher  

I cercatori di conchiglie

I CERCATORI DI CONCHIGLIE, di Rosamunde Pilcher

Inghilterra anni ’80: il libro si apre con Penelope Keeling che rientra a casa dopo un ricovero ospedaliero dovuto ad un’attacco di cuore. Penelope ha 64 anni, 3 figli, un marito scialbo ed egoista, e come spesso accade dopo un grande evento che sconvolge le nostre vite, la protagonista si mette a fare un bilancio della sua vita. Accanto alla sua famiglia, ruotano anche Antonia e Danus ;una giovane ragazza e il giardiniere di Penelope a cui lei è profondamente legata.

Il romanzo è un continuo avvicendarsi tra la vita presente di Penelope (un personaggio ricco di sentimenti e grandi sofferenze) e quella passata. In questi flashback, attraverso altri personaggi, ricostruiamo la vita della protagonista, la sua infanzia in Cornovaglia e il mistero legato ad un dipinto donatole dal padre.

“I cercatori di conchiglie “è considerato da molti il romanzo più riuscito della Pilcher, il più romantico, quello che l’ha resa famosa nel mondo. Personalmente non l’ho trovato così eccezionale, la storia mi è sembrata troppo altalenante.Avrei apprezzato di più una certa linearità nel racconto, partendo dall’inizio della storia di Penelope sino ad arrivare al suo epilogo.

Mi rendo conto, però, che così facendo l’autrice voleva farci capire che spesso non è facile fare i conti con il proprio passato, quando dobbiamo ammettere di aver sbagliato, di aver fatto scelte a cuor leggero. Penelope è sicuramente un personaggio pieno di sfaccettature ma con mio rammarico devo dire che non mi sono arrivate tutte.
Nell’insieme mi sento di dare a questo romanzo solo la sufficienza, la scrittura è comunque scorrevole piacevole e non eccessivamente impegnativa.

Recensione di Chiara Vicomario

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