I DELITTI DI WEST POINT. The Pale Blue Eye, di Louis Bayard (La nave di Teseo – gennaio 2023)
La curiosità per questo romanzo deriva da fatto che uno dei protagonisti fosse Edgard Allan Poe qui in veste di detective. In effetti, anche l’ambientazione sembrava intrigante, l’esclusiva scuola per ufficiali di West Point, teatro appunto di delitti che necessitano sia chiarimento, che discrezione.
A ben guardare poi, rimane poco altro sul piatto, un detective newyorchese, Langor, tisico e vedovo, ormai in pensione; la riservatezza richiesta dall’istituzione militare sulla trasmissione dei progressi delle indagini; consulenti, visto che si tratta del 1830, meno Csi e più sciamani. La vicenda ha il sapore gotico, con sconfinamenti nel satanismo, tanto caro a Poe appunto, cadetto questi, in quella scuola e cooptato suo malgrado, quale infiltrato informatore e fonte delle Investigazioni.
Il romanzo in forma di memoir e redatto da Langor e contiene anche i report di Poe, lo stile degli scritti dei due autori è indistinguibile purtroppo; maggiore accuratezza nella caratterizzazione dei due diversi racconti sarebbe servita.
(Occhio: Paragrafo da saltare)
L’autore opta per l’ormai abusata soluzione dello twist narrativo, qui ancora più staccata dal contesto che in altre occasioni, e noiosa devo dire.
Cmq, senza necessariamente fare la parte dello snob, più di tanto non si può stroncare un libro di quasi cinquecento pagine che si è letto in tre giorni, qualcosa di deve pur essere al fondo di tutto. Magari lo capirò vedendo l’adattamento cinematografico che ne ha fatto Netlix.
Recensione di Giuseppe Di Giacobbe
I DELITTI DI WEST POINT The Pale Blue Eye Louis Bayard
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