I GERANI DI BARCELLONA, di Carolina Pobla
Romanzo d’esordio della catalana Carolina Pobla, pedagogista e docente, coreografa e regista nel mondo della danza, “I gerani di Barcellona”(Garzanti 2020) è ispirato a vicende realmente accadute ai nonni paterni dell’autrice ed è un romanzo corale che segue la vita dei suoi protagonisti in un periodo di tempo che va dal 1928 al 1953.
La famiglia Torres, con il capostipite Don Rafael, vive a Malaga in una villa bellissima circondata da rigogliosi giardini pieni di gerani in fiore e di piante di ogni tipo. Padre di cinque figli adorati, Don Rafael è un uomo che si è fatto da sé nell’ambito del commercio marittimo. Ma la sua nave affonda e il tracollo finanziario che ne consegue è disastroso. La famiglia è costretta a lasciare tutto e sperare di rifarsi una vita ad Algeciras e, nonostante le difficoltà, il talento commerciale dell’uomo, che riesce a mettere su un’armeria quotata in breve tempo, permetterà a tutti di risollevarsi pian piano ed abituarsi alla nuova vita.
Rosario, bellissima e viziata, è la figlia preferita di Rafael, Remedios, molto più riservata, è amabile e dolce e tutti le vogliono un gran bene, mentre Rocìo, religiosa e severa, non approva certi comportamenti anche innocenti delle sorelle. Una nuova e terribile disgrazia, stavolta non nel campo economico, colpirà la famiglia Torres e porterà al suo interno il dolore e la cupezza, il lutto e la tristezza. Rosario e Remedios cercheranno inutilmente di uscire fuori da tutto questo buio ma l’ostilità di Rocìo, impegnata ad alimentare il perenne sconforto e l’amara disperazione all’interno della loro famiglia come segno di colpe non commesse, le costringeranno a scappare e a recarsi a Barcellona per iniziare una nuova vita.
Tobias Vila, un avvenente giovane studente di agraria, insieme all’inseparabile amico Felix, parte da Barcellona alla volta dell’America dove i due giovani apprenderanno nuove tecniche di coltivazione da applicare sui campi una volta tornati in patria. Nel Nuovo Mondo scopriranno un modo diverso e avventuroso di vivere ma il destino, sempre in agguato, soprattutto per uno di loro, non sarà favorevole.
Rosario e Remedios, intanto, faranno degli incontri molto importanti per il loro futuro. Soprattutto Rosario che da sempre aspirava a diventare una cantante famosa, vista la dote di una voce melodiosa e piena di fascino, riuscirà nel suo intento, non senza dover pagare uno scotto piuttosto pesante.
Le vite di Rosario che ora si fa chiamare Charito e di Tobias si incrociano fortuitamente a Barcellona e da quel momento diventeranno un’unica vita, un’unica storia che, attraversando gli anni, carica di gioie e dolori come tutte le esistenze, attraverseranno il loro tempo con una determinazione e una resistenza simili a quella dei gerani che non si arrendono mai e che, nonostante le avversità, riescono sempre a trovare la strada per rifiorire ad ogni primavera.
Lo stile è semplice e pulito, molto scorrevole, la parte descrittiva dei luoghi è particolarmente riuscita con poche pennellate e i colpi di scena, molto frequenti, non danno spazio alla noia anche nella parte “più storica” che viene vissuta attraverso la sofferenza e e la confusione del popolo (Guerra Civile Spagnola).
I protagonisti sono abbastanza profondi e appassionati così come tutti quelli che fanno loro da contorno, alcuni davvero belli e memorabili (come la signora Paquita ed Esteban o il prigioniero e amico Cantòn tanto per citarne qualcuno) altri, e non meno importanti, purtroppo si perdono lungo il racconto senza che più nulla si sappia di loro e ci si domanda come siano finiti. Il finale è un po’ affrettato anche se emblematico e significativo ma la lettura sicuramente molto gradevole, avvincente e godibile dagli appassionati del genere.
Recensione di Maristella Copula
I GERANI DI BARCELLONA Carolina Pobla
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