I RAGAZZI DELLA NICKEL, di Colson Whitehead (Mondadori – settembre 2019)
Recensione 1
Florida, anni sessanta: la Nickel è un istituto destinato al recupero di giovani sbandati o che semplicemente nessuno vuole. Un posto come tanti, purtroppo, dove dietro la facciata apparentemente virtuosa si nasconde un inferno di violenze e sopraffazioni, un mondo di sadici le cui porte si aprono per un piccolo furto, per una rissa, ma anche solo per errore.
Recensione di Elena Gerla
Recensione 2
i ragazzi della Nickel (The Nickel Boys) è un romanzo pubblicato nel 2019 e premiato con il Premio Pulitzer per la narrativa nel 2020.
In questo romanzo sin affronta un tema sempre verde : la discriminazione. Qui quella di un tempo, anni 60 in America, ma forse attualissima, tra bianchi e neri. La trama è semplice : Il protagonista Elwood , un giovane afroamericano condannato a scontare una pena detentiva nel riformatorio giovanile di Eleanor, la Nickel Academy, con l’accusa di aver guidato una macchina rubata. Alla Nickel, Elwood diventa amico del pessimista Jack Turner e tenta di scontare la propria pena senza incidenti. .ma sarà possibile non farsi notare o finire in qualche guaio?
Ala base del romanzo c’è senza dubbio il coraggio di esporsi e dire la propria opinione anche se scomoda. Tema attualissimo.
Elwood spinto dalle parole di Martin Luther king vuole essere libero, uguale, ma scoprirà che tutto ciò non è possibile.
Una cosa però è uguale per tutti in questo romanzo, il luogo dove scontare la pena.
“I ragazzi erano legati insieme dalla stessa catena ed erano diretti verso la stessa direzione”
Il luogo chiamato riformatorio per il protagonista è anche meglio di ciò che pensava visto che non c’erano mura o celle ma che si poteva studiare, ma non è oro tutto ciò che luccica e Elwood lo capirà presto.
“I criminali violenti facevano tuti parte del personale”
Ispirato ad un luogo realmente esistito la scuola Dozier, in Florida inizò le sue attività il 1° gennaio 1900 e cambiò nome varie volte nel corso di oltre un secolo di attività. Florida State Reform School, Florida Industrial School for Boys, Florida School for Boys e, nel 1967, Arthur G. Dozier School for Boys. E così lo scrittore fa emergere tutta la scioccante verità di quel riformatorio.
Una scrittura asciutta ma spesso fin troppo distaccata, resti scioccato per il fatto che quel postob è realmente esistito ma non per le sue parole, a volte troppo prolisso. personaggi creati ad hoc, sicuramente tutto ciò grazie allo studio dei luoghi be delle testimonianze che lo scrittore ha ben studiato prima.
Nel 2010 venne avviata un’indagine sulle violenze denunciate dagli ex detenuti del riformatorio, ma non si trovarono elementi per l’accusa del personale del riformatorio.
All’antropologa forense Erin Kimmerle, però, saltò all’occhio un dettaglio: non vi erano registri del riformatorio Dozier abbastanza dettagliati sui siti di sepoltura dei detenuti deceduti. Per questo si procedette a uno scandagliamento del terreno con un radar per rivelare almeno 50 tombe e la possibilità di un altro sito dedicato a cimitero (probabilmente il cimitero dei ragazzi bianchi).
L’autorizzazione all’esumazione e lo studio dei corpi dei ragazzi sepolti nel riformatorio fu accordata nel 2013. Gli scavi hanno portato alla luce più resti di quelli attesi sulla base dei decessi registrati nei libri ufficiali di quella che è conosciuta come la scuola degli orrori.
Recensione di Elena Nena
I RAGAZZI DELLA NICKEL Colson Whitehead
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