I SUPERFLUI Dante Arfelli

I SUPERFLUI, di Dante Arfelli (Readerforblind RFB)

“Era destinato male”, disse Luca. “Anche lui”

“Gli han voluto male”, disse Lidia. “Ecco tutto”.

Vincitore del Premio Venezia (precursore del Campiello) nel 1949. Un libro di una bellezza struggente, che sarebbe rimasto sotto uno strato di polvere per molte persone se non fosse stato per l’amore e il lavoro di chi ha curato la ri-edizione. Casa editrice Readerforblind (RFB), primo libro della collana -appunto- “le polveri”.

Siamo nell’Italia del dopoguerra, un’Italia tuttavia molto attuale. In questa Italia si muovono Luca-alla ricerca di un lavoro nella capitale-, Lidia-in fuga da una vita che non sopporta più-, una vecchia -che tira avanti nell’indigenza ma tenendosi stretta la voglia di vivere-, Luigi -combattente per un ideale- Alberto – studente opportunista in cerca di agganci per entrare nel giro di “quelli che contano”. Tutti protagonisti della loro vita, tutti superflui nel mondo. Insignificanti. Sono un problema in più a cui cercare soluzione, l’ultimo foglietto in cima al gruppo dei foglietti di cui bisognerà forse un giorno ricordarsi, ombre tra le tante ombre a una festa, nomi confusi in mezzo a tanti altri nomi. Presenze di cui in pochi si rendono conto, e forse solo quando la loro assenza diventa un vuoto solido.

Tutti hanno parole di conforto e rammarico per loro, ma quasi nessuno ha il potere. Non in generale, chiaro: non hanno il potere di aiutare.
“E tutti avevano anche un’altra caratteristica: quella di non potere ma che avrebbero fatto se avessero potuto. [] Dietro di loro c’era sempre il fantasma di qualcuno che impediva di essere buoni, di essere umani, di essere comprensivi”
Sconfitti che tuttavia persistono ad andare avanti, perché bisogna, ciascuno cercando di lasciarsi indietro i propri stracci, illudendosi ad ogni nuovo anno che arrivi finalmente la sorpresa, la soluzione ai mali, il “mai più”. E quando Luca si appoggia affranto con la fronte al vetro freddo della finestra e vede scendere la neve, io ho respirato odore di morti
“Come si fa presto a fare una vita, pensava, e come e’ poi fatica a viverla.”

Recensione di Benedetta Iussig

I SUPERFLUI Dante Arfelli

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