Ieri sera (quasi) tutte le agenzie di stampa hanno riportato lo stesso titolo: “È morto il regista de L’Esorcista”… eppure William Friedkin…

Ieri sera (quasi) tutte le agenzie di stampa hanno riportato lo stesso titolo: “È morto il regista de L’Esorcista”… eppure William Friedkin…

 

William Friedkin ha diretto nella sua lunga carriera almeno altri tre capolavori assoluti, magari (anzi, sicuramente) meno famosi ma certo non meno importanti: a cominciare dal noir “Il braccio violento della legge”, che gli valse il suo unico Oscar, passando per ” Vivere e morire a Los Angeles” (a tutt’oggi insuperato mix tra action e poliziesco) fino a un piccolo film, oggi dimenticato eppure coraggioso e rivoluzionario per l’epoca (1970): sto parlando di “Festa di compleanno per il caro amico Harold” (The Boys in the band) che affrontava in tempi non proprio facilissimi il tema dell’omosessualità e dei rapporti sociali dei gay.

Niente, tutto per dire che è morto un gigante.
Ma lo sapevate già.

Di Sauro Scarpelli

Libro/Film L’ESORCISTA – William Friedkin  William Peter Blatty

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Un libro ed un film di grande successo; soprattutto il film. Il film è pressoché fedele al libro; ma ne esalta la drammaticità con una scenografia potente, in virtù di incredibili effetti speciali e per merito della bravura del cast.

Si può dire che libro e film costituiscono una coppia complementare, tanto che, a mio parere, conviene vedere il film prima di leggere il libro: le scene del film scorrono nella mente del lettore come un continuum tra l’uno e l’altro.

Quando il film uscì nel 1973, l’impatto fu tale che alcuni gestori di sale cinematografiche predisponevano la presenza di un’ambulanza per i numerosi casi di malessere che si erano verificati durante le proiezioni; ed una folla di persone, si presentò nelle Chiese pensando di essere invasate.

Sono passati quasi 50 anni dal suo esordio, eppure il film continua ad avere una notevole forza Emotiva. E continua ed essere riproposto: ho recentemente visto una ottima edizione su Amazon Prime.

Come mai questa suggestione ? Credo che la motivazione affondi nelle caratteristiche della specie umana, che è ontologicamente dotata di una dimensione spirituale che, per chi crede nella trascendenza, non è ancorata alla dimensione terrena. La credenza, o se vogliamo, il mito del male impersonificato negli essere demoniaci, è una rapida scorciatoia per la giustificazione del male. E’ una domanda antica: perché il male? se Dio esiste, perché ha creato il male? Visto che Lui è il creatore di Tutto. Se qualcuno vuole una risposta possibile la può trovare negli scritti di Agostino di Ippona o, più recentemente, di Vito Mancuso

Ma rimane una domanda inquietante nel fondo dei nostri incubi: è se fosse tutto vero?

Libro Consigliato: si assolutamente. Avvertenze: si astengano le persone suggestionabili

Di Luciano Ribolsi

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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