IL BIZZARRO MUSEO DEGLI ORRORI, di Dan Rhodes
Per leggere questo romanzo, che ho adorato, apprezzandolo, servono tanta tanta ironia (nello specifico un bel po’ di black humor), un affilato senso del grottesco e un po’ di irriverenza.
Non è un horror, sebbene ci siano qua e là dei dettagli anche abbastanza raccapriccianti.
Non è un libro per bambini, nonostante il titolo e la copertina possano trarre in inganno: è leggibile almeno dall’adolescenza.
Non è nemmeno un romanzo comico: si ride e anche molto, ma di fatto non accade nulla di spassoso.
C’è un museo bizzarro appunto, perché dedicato al suicidio, e ci sono un custode (che non ho potuto fare a meno di figurarmi mentalmente come Lurch, il maggiordomo della Famiglia Addams), i fondatori del museo stesso, un dottore con delle …ehm… “passioni” alquanto discutibili e naturalmente i visitatori, alcuni dei quali saranno fondamentali per la storia.
Si parla tanto di morte, ma anche tanto d’amore.
Per chi ama il genere, l’atmosfera generale, grottesca e un po’ decadente, ricorda tanto “Una Serie di Sfortunati Eventi” o il film di animazione “La Bottega dei Suicidi”.
Non sarà un romanzo di alta letteratura, ma è il frutto di una mente brillante e personalmente penso che sia importante riuscire a ridere anche della morte.
Per me consigliatissimo.
Recensione di Valentina Griziotti
Commenta per primo