IL CAFFÈ DEI PICCOLI MIRACOLI, di Nicolas Barreau (Feltrinelli)
Era da tanto che non intraprendevo una delle mie “maratone di lettura”, ma oggi Nicolas Barreau e il suo “Il caffè dei piccoli miracoli” non mi hanno lasciato staccare dalle ultime 100 pagine… Eleonore Delacourt sta scrivendo la tesi per il suo dottorato in filosofia alla Sorbona di Parigi. Amante dei libri, schiva, silenziosa e sensibile, la ragazza è innamorata del suo professore, che ovviamente non sa niente dei sentimenti di Nelly (così si fa chiamare la nostra protagonista).
La situazione è in fase di stallo, fino a quando tutto non si spezza all’improvviso, ed Eleonore si trova su un treno che la porterà fino a Venezia, a cercare di vivere quattro settimane lontano da tutto, ma forse alla ricerca di qualcosa che nemmeno lei sa di voler trovare. Dopo un inizio un po’ spento e a tratti banale, all’incirca a metà il romanzo “si illumina” di una luce magica che prende per mano il lettore. Sarà il fascino di Venezia, sarà la storia d’amore che fa battere il cuore, ma Barreau è riuscito ancora una volta ad emozionarmi, come ha già fatto in altri libri.
Se prima lo associavo allo splendore della Ville Lumière e alle storie squisitamente parigine degli altri suoi romanzi, in questo libro l’autore – chiunque sia!, rimane ancora un mistero – sorprende spostando il centro della narrazione a Venezia, che diventerà protagonista insieme ad Eleonore e alla sua storia. Un libro ben scritto, dallo stile che si riconferma sempre fresco e piacevole, un bel romanzo d’amore capace di sorprendere, divertire e far riflettere sull’importanza dei ricordi e del passato e sulla fiducia che dobbiamo avere nel futuro. Perchè “Il tempo non si ferma mai, signorina Eleonora. Solo i ricordi. Quelli restano nostri per sempre”.
Recensione di Eleonora Saia
Commenta per primo