IL CAMPO DEI MORTI, di Fabio Piuzzi (Morganti Editori 2023)
Il campo dei morti, di Fabio Piuzzi, romanzo pubblicato nel 2023 per i tipi della Morganti Editori (173 pagine), fa parte della collana “Giallo Morganti” e viene qualificato come “giallo thriller”.
In realtà, la narrazione, in diversi momenti, non si discosta dal genere horror, sebbene declinato in modi differenti: inizialmente soft (tralasciando le brutali descrizioni delle torture degli antichi Vichinghi), per terminare in modo indubbiamente hard.
L’intreccio è semplice: nel placido paese di Mariano del Friuli, il residente di una villetta è misteriosamente assassinato (la fabula è situata fra un prologo e un epilogo che necessitano per cogliere il comportamento di uno dei personaggi chiave della storia).
Ciò che contrassegna la location è che la serie di ville, come quella della vittima, sono state costruite su lotti che in passato contenevano i resti di un drammatico, quanto raro, cimitero di guerra. Per la precisione, un “sepolcreto” realizzato esplicitamente in funzione di un conflitto scoppiato, nel 1615, fra l’Impero asburgico e la Repubblica di Venezia e durato circa tre anni (la cosiddetta Guerra di Gradisca).
La trama è lineare, ma avvincente.
Un aspetto originale della storia consiste nell’aver utilizzato un episodio che ha effettivamente avuto luogo a Mariano (il vero scavo archeologico di un sepolcreto di XVII secolo, in occasione di una vera lottizzazione), per creare una fiction che, passo dopo passo, accompagna il lettore nell’intrigo poliziesco, alla ricerca di un assassino dall’agire apparentemente insensato.
E qui sta il coup de théâtre dell’autore: riuscire a proporre qualcosa di più della soluzione di un enigmatico delitto, attraverso una sapiente “diluizione” della suspense.
Il campo dei morti è lo straordinario palcoscenico su cui si alternano drammi avvenuti in tempi diversi, con modalità differenti, e che, nel romanzo, i protagonisti evidenziano con i loro dubbi, le loro perplessità, il loro apparente, paradossale, agire con ritmo incalzante.
Nonostante in alcuni punti il racconto pecchi di tecnicità (ad es. la descrizione dello scavo archeologico), il lettore rimane letteralmente “col fiato sospeso” per l’intero svolgersi della trama.
Recensione di Pietro Martina
LE TORBIDE ALI DELLA MOSCA – Fabio Piuzzi
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