IL DIO DEL MASSACRO Yasmina Reza

Il dio del massacro

La Reza è sempre un portento!

Ne Il Dio del massacro due coppie di genitori tra i quaranta e i cinquant’anni si incontrano per appianare un alterco violento tra i figli undicenni.

Queste sono questioni delicate, non sai mai come possano evolvere e la Reza crea degli scenari fantastici: battute secche (beh, il testo è teatrale), momenti di ilarità e di scherno, frecciatine ed accuse che spaziano al tutti contro tutti. Ancora una volta, con la sua penna tagliente non risparmia nessuno, squarciando il velo del conformismo e del perbenismo, spruzzando veleno come profumo sui cataloghi d’arte in casa Houllié.

In ogni caso, avendo assistito come “terza” parte a questo tipo di scontri, non mi stupisco più di nulla, e in qualità di madre non coinvolta mi sono goduta le scene scandite a suon di parole, a volte caustiche, immaginando chiaramente le espressioni degli “attori” senza necessità di alcuna ulteriore descrizione, senza preoccuparmi minimamente di immedesimarmi in nessun personaggio.

Da questo testo scritto per il teatro, Polanski ha tratto la pellicola “Carnage”, ambientato a Brooklyn (e non in Francia) come la produzione di Broadway.istici

Recensione di Chiara Carnio
IL DIO DEL MASSACRO Yasmina Reza

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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