IL DIO DELLE PICCOLE COSE, di Arundhati Roy
Attraverso una serie di avvenimenti fatali che accadono ad una famiglia indiana, nella società indiana basata sulle caste, si constata amaramente come un intoccabile che si ribelli al suo destino possa divenire un capro espiatorio per colpe che non ha. Il messaggio, forte, del libro si rivela tutta via solo andando avanti, dopo che a lungo sembra andare da tutt’altra parte. A lungo sembra solo una saga familiare, introdotta da un inizio in cui fatti e personaggi vengono presentati con eccessivo anticipo, tanto da spiazzare a lungo il lettore.
Avendo pazienza di attendere che la storia dispieghi in tutta la sua ampiezza la critica verso il sistema delle caste, favorito, come può immaginarsi, da chi ha interesse a mantenerlo perchè ne trae beneficio, si attraversa quella fase embrionale di una lotta che vuole sgretolare una realtà immemorabile. Un po’ complicato da seguire perchè la narrazione non è lineare ma si muove avanti e indietro nel tempo riservandosi di raccogliere i fili tessuti solo verso la fine
Recensione di Oscar Trezza
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