IL DOTTOR ŽIVAGO, di Borìs Pasternàk (Feltrinelli)
“Quello che era stato concepito in modo nobile e alto,è diventato rozza materia. Così la Grecia è divenuta Roma, così l’illuminismo è diventato la rivoluzione Russa.”
NUOVE SCOPERTE
Il mio primo autore Russo, consigliatomi dall’amico Giulio Ricci è Boris Pasternàk, l’opera portata davanti ai miei occhi è “Il dottor Živago”, lettura fatta in circa 3 settimane (tra impegni familiari e lavorativi) bella densa e carica di emozioni.
Approcciando uno stile narrativo differente ci si sente sempre come quando si inizia un nuovo sport, si scoprono muscoli nuovi e ci si sente indolenziti (nel senso positivo) fino ad arrivare ad abituarsi e lasciarsi trasportare dalla lettura, acquisendo nuove capacità di comprensione.
LA CENSURA DELL’URSS
Il Dottor Živago, è un Romanzo storico/ drammatico, scritto dal 1945 al 1955 da Pasternàk e censurato nell’URSS (per l’immagine negativa che dava al comunismo) vide la luce solo nel 1957,grazie a Feltrinelli a cui giunse il manoscritto, il quale fu tradotto e stampato in Italiano e poi concesso anche ai paesi esteri, la CIA (e non sto scherzando) nel tentativo di destabilizzare la Russia stampò e distribuì illegalmente nell’Ex Unione Sovietica varie copie del Dottor Živago in quello stesso periodo () e il povero Pasternàk che fu insignito anche del Nobel non hai mai potuto ritirarlo perché non fu mai stampato in lingua madre, fu difatti il figlio a ritirarlo nel 1989.
L’OPERA
La storia si apre nei primi del ‘900 su un funerale, la madre del piccolo Jurij Živago è morta, suo padre li ha abbandonati ormai da tempo sperperando tutto il patrimonio familiare.
Jura viene affidato allo Zio materno, uomo dalla forte morale di ispirazione Tolstoiana, il quale cercherà per il nipote una giusta sistemazione per farlo crescere e studiare.
Ma Jurij non è il solo protagonista della storia, Larisa Fëdorovna Guichard sarà l’altra “faccia” del romanzo, orfana anche lei di padre, si trasferirà a Mosca con la madre e il fratello, per gestire un’attività sartoriale, la loro infanzia si sfiorerà appena, per incrociarsi durante la Prima guerra Mondiale.
LE SUE SFACCETTATURE
Pasternàk utilizza Jurij e Lara per descrivere minuziosamente i grandi avvenimenti nella Russia del 1900,la prima rivoluzione Russa, la guerra Russo-Giapponese, la prima guerra mondiale, la rivoluzione d’ottobre e la seguente guerra civile Russa tra Bolscevichi e Menscevichi, fino a chiudere con la Seconda guerra mondiale muovendo una critica forte all’instaurazione del comunismo, alle “purghe” e i gulag.
Una grande capacità descrittiva contraddistingue l’autore, poeta non solo nel descrivere l’ambiente e la natura, ma anche l’animo umano, l’amore e l’odio, i sentimenti più dolci si susseguono a scene drammatiche o cruente (tipo il soldato Palÿch),dipingendo in maniera realistica le atrocità della guerra, la povertà e la fame nera (che portò anche ad atti di cannibalismo), mostrandoci la miseria umana a cui la Russia ha dovuto sottostare in quei tristi anni.
CONCLUSIONE
Il dottor Živago è una vera e propria Odissea che si dipana in oltre quarant’anni di storia, girando la Russia, sui treni pieni di sfollati verso la campagna, nei boschi della Taiga, attraverseremo le strade Innevate di Mosca nei suoi momenti migliori e peggiori, sentiremo l’orrore della guerra, la fame e la disperazione, ma in tutto ciò anche il coraggio di reagire, e la forza di amare nonostante tutto, di quell’amore poco nobile date le circostanze, imperfetto ma per l’appunto il più umano possibile, rendendo questo libro una lettura unica, densa e ricca, che fa da documento storico e tocca vari generi letterari e questioni umanistiche.
Di Pierpaolo Errico
IL DOTTOR ŽIVAGO Borìs Pasternàk
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