IL FIGLIO DEL DIRETTORE, di Piersandro Pallavicini (Mondadori – Gennaio 2023)
Michelangelo Borromeo, sessantenne, madego (celibe), titolare della libreria Recalcati Libri & Gusto, specializzata in opere autografate del Novecento, ma anche di goloserie varie tipo vini millesimati, tartufo, tè esotici… è protagonista dell’ultimo libro di Piersandro Pallavicini “il figlio del direttore”.
Michelangelo, separato da Marcella, con la quale ha convissuto per parecchi anni, fa avanti e indietro con la sua Porsche 911 tra Pavia e Cap d’Antibes, dove ha un alloggio. Durante un weekend, proprio mentre è in Costa Azzurra, riceve una telefonata il cui mittente è “mio padre”. Quella telefonata, visto che il padre è morto un paio di anni prima, lo riporta alla sua famiglia, a quando era piccolo, alle angherie subite da suo padre, il Direttore.
Nel romanzo, raccontato con lo stile da commedia classica, entrano in scena Gualtiero, un riccone ligure, Kristen, una danese libertina e Pirlandello, un attore di teatro che sa molte cose su suo padre e, nel corso del romanzo, verranno a galla. La vita grigia di Michelangelo è frutto di atmosfere famigliari funeste, di pregiudizi e limitazioni, di consolidate percezioni di vita da provincia ma, tra attimi di paradisi ritrovati e indecisioni, si arriverà a scoprire il mistero che affligge il nostro benamato protagonista.
Con un finale grandioso: l’abbraccio ad uno degli scrittori più importanti della narrativa degli anni Ottanta, Pier Vittorio Tondelli.
Romanzo bellissimo, raffinato, personalissimo, strisciante, pieno di magia e di anima, che soddisfa libidini e palati d’antan.
Straconsigliato. Sono sicuro che chi avrà la fortuna di leggerlo si porterà dentro immagini, sorrisi, e confronti con il proprio passato. Buona lettura.
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