IL GIARDINO DI AMELIA, di Marcela Serrano
Dopo aver letto Lungo petalo di mare di Isabel Allende, un filo logico mi ha condotta a leggere questo libro che pazientemente aspettava da tre anni, (scrivo le date di acquisto), nella mia libreria.
Siamo in Cile, primi anni ’80 del “900, durante la dittatura di Pinochet. Miguel Flores, un ragazzo di circa venti anni, accusato di attività sovversive, viene condannato all’esilio e mandato al confino in un posto sperduto del Paese. Dopo le prime iniziali diffidenze da parte dei pochissimi abitanti del luogo, riesce a guadagnarsi la loro amicizia e il loro affetto.
Fra questi, conosce Amelia, la ricca proprietaria della tenuta La Novena, Amelia è una sessantenne, vedova con figli, molto colta e amante della lettura. Inizialmente Miguel, giovane rivoluzionario, crederà di trovarsi di fronte la solita vecchia riccona latifondista, appartenente alla classe sociale che appoggia la dittatura e contro cui lui lotta.
Dovrà ricredersi e saranno proprio le loro conversazioni sul presente, sul passato, sulla vita, e soprattutto i libri, nonostante appunto le diversità, la differenza d’età e di estrazione sociale, a rendere il loro legame sempre più profondo.
Ma…
Tutto questo una notte finirà.
Non vado oltre, ne consiglio la lettura, un libro emozionante, con un linguaggio scarno, a volte i capitoli sono composti da poche righe, ma questo tipo di scrittura rende bene, è quella giusta per questa storia. Un libro che mette a confronto generazioni diverse e classi sociali diverse, lontane apparentemente ma più vicine di quanto si possa pensare. Una storia che racconta di generazioni di donne,della vita legata alla terra, intesa come luogo di crescita, di affetti. Una storia d’amore, di fiducia, di amicizia e tradimento, di ricerca del perdono, ma anche di vendetta.
C’è poi una cosa che mi ha molto colpita in questo libro, ed è un altro libro! Un libro, filo conduttore tra Amelia e Miguel, libro presente in quasi tutto il romanzo, il libro “della vita” per Amelia e il libro che cambierà la vita di Miguel, il primo libro che Amelia presterà allo scettico Miguel, con il consiglio di leggere “fra le righe”.
Il libro è Mary Barton di Elizabeth Gaskell.
Inutile dire che è già nella mia lista.
E a proposito di libri che riportano ad altri libri, e a me succede spesso, Il giardino di Amelia, mi ha riportato alla memoria Patria di Aramburu e anche un pochino Pastorale americana di Roth, anche in queste letture c’è qualcuno che carpisce la fiducia, tradendo e c’è poi una ricerca di perdono.
Buone letture a tutti e mi scuso se sono stata troppo prolissa
Recensione di Sebastiana Cavasino
IL GIARDINO DI AMELIA Marcela Serrano
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