IL GIORNO DELLA CIVETTA Leonardo Sciascia

Leonardo Sciascia

IL GIORNO DELLA CIVETTA, di Leonardo Sciascia

 

Il romanzo è ambientato in un imprecisato paese della Sicilia nel 1960. Un piccolo imprenditore edile viene assassinato in piazza, in pieno giorno, davanti all’autobus carico di passeggeri. Naturalmente nessuno ha visto nulla. Il giorno stesso sparisce, inghiottito dal nulla, un uomo che era uscito di casa per recarsi al lavoro. Probabilmente ha visto e riconosciuto l’assassino. Il capitano dei carabinieri Bellodi si trova davanti un muro di omertà ma riesce ugualmente a indirizzare le indagini nella giusta direzione fino ad un intoccabile capo mafia e a impensierire i suoi potentissimi referenti politici. Si registra anche un nuovo omicidio, collegato agli altri, e finalmente una serie di arresti.

Da antologia il colloquio fra il boss mafioso appena arrestato e Bellodi:

«Io» proseguì poi don Mariano «ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parole piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; mezz’uomini pochi, che mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi… E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere che la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo…».

Certamente una visione un po’ “romantica” dell’uomo di mafia con indubbia enfasi romanzesca.

Il romanzo prosegue descrivendo le modalità con cui la perfetta organizzazione politico-mafiosa riesce a smontare le prove e l’impianto accusatorio emersi dalle indagini dei carabinieri.

Un romanzo potentissimo, negli anni sessanta, nella denuncia contro la mafia, quando ancora la politica e l’opinione pubblica si chiedevano se questa esistesse davvero. Un romanzo scritto con grande eleganza, veloce e filante che può stare al passo dei polizieschi odierni pur essendo cosa molto diversa.

Oggi la mafia si è evoluta e amministra società e gestisce capitali al livello internazionale ed anche i mezzi che lo stato si è dato per combatterla sono ben più efficaci ma leggere questo breve romanzo può essere molto istruttivo.

Recensione di Stefano Benucci

IL GIORNO DELLA CIVETTA Leonardo Sciascia

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