IL MISTERO DEI DODICI PORTICI, di Lorena Lusetti
Il giorno delle recensioni è domenica, lo so… quel momento tranquillo in cui il lavoro non esiste, la famiglia si autogestisce e le parole vengono spontanee…
Not today…
Non potevo aspettare. Devo parlarne ora, col cuore ancora gonfio.
Non sono impazzita, è solo che è dai tempi del nano Orfeo che non si parla di Lei… Io ho sentito un sacco la sua mancanza. Con Lei il primo lockdown sarebbe stata tutta un’altra cosa.
E difatti, come per magia, eccola qui! Splendida splendente, anzi Splendida PER NIENTE, ma affascinante proprio per questo!
Avete capito benissimo, sto parlando proprio di Lei, di Stella Spada e della sua agenzia investigativa in Via dell’Inferno a Bologna.
Con questo libro la nostra eroina dovrà avventurarsi proprio tra i dodici portici di Bologna, seguendo una pista fatta di rime strampalate, alla ricerca di… no niente nani stavolta, anzi, parliamo di un esemplare bello imponente, ingombrante, spelante e sbavante. Sto proprio parlando di Filippo, il cane dell’Alda!
Ci sono stati un paio di momenti in cui tutto il noir della nostra Stella stava per esplodere e sono stati attimi di puro godimento, ma… non me ne voglia la nostra investigatrice (Lei non si farà MAI chiamare investigatorE, ci metto la mano sul fuoco), i momenti più belli di questo libro sono le dodici atmosfere bolognesi, che catturano anche chi non ci è nato. Questa Grande Signora coi suoi preziosi Portici ammalia e innamora più del famoso balcone veronese, più della laguna veneziana, più di… neanche mi viene in mente.
Non vedo l’ora di poter girare per il centro di Bologna col libro in mano alla ricerca di quei particolari che non conoscevo.
Buona lettura!
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