IL NONNO KILLER, di Benoît Philippon (Ponte alle Grazie – ottobre 2024)
Benoît ci aveva sorpresi con il primo romanzo pubblicato in Italia “ La centenaria con la pistola” , un romanzo ricco di humor nero, ironia, sarcasmo e tanta tanta sensibilità. Con “ Nonno killer” ha cercato di bissare il successo. In parte ci è riuscito in parte no. Il romanzo si presta ad un adattamento televisivo, d’altronde Philippon nasce come sceneggiatore. Il ritmo del romanzo è incalzante, si ride, si piange e ci si pone alcune domande circa le diversità ed il fine vita. I personaggi chiave sono:
Augustin detto Mariole, un arzillo âgée affetto da Alzheimer e dislessico ( tenetelo bene a mente), apparentemente incapace di fare male a qualcuno, mentre invece è un ex pluri omicida che ammazza su commissione insomma un sicario. A seguire, Mathilde una giovane donna vittima del revenge porn dal carattere instabile e illusa che la vita le avrebbe dato l’amore che ha sempre desiderato e ma trovato salvo delle chimere e dulcis in fondo una maialina Madame Chonchon fedelissima a Mariole e che si affezionerà a Mathilde durante le loro scorribande. Philippon ci porta in un ambiente fatto di gente senza scrupoli, che ricatta, che istiga alla prostituzione e dove il piombo si spreca. Al di là di questo scenario, c’è l’amore paterno tra Mariole e Mathilde, la dedizione incondizionata di Mathilde per quest’uomo che a volte è presente, ma spesso assente e confuso. Si parte dalle strade di Parigi e si arriva in Normandia nel Finistère … una regione dai panorami che ti mozzano il fiato. Un romanzo che si legge con leggerezza e riflessioni.
Recensione di Paolo Pizzimenti
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