IL NOSTRO AGENTE ALL’AVANA, di Graham Greene
“Ogni burla ha sempre un altro aspetto, l’aspetto della vittima” (pag 108)
Geniale, paradossale, profondo, intelligente, ironico.
Come ti trasformo un uomo “qualunque” (un commerciante di aspirapolveri) in una spia.
E come questo uomo qualunque, il grigio e serioso Jim Wormold, riesce splendidamente a svolgere il suo compito senza spiare mai nessuno.
Spassosa la narrazione di Greene, che mette a nudo il mondo dello spionaggio, ridicolizzandolo con pungente ironia.
Un romanzo da non perdere.
Una nota di biasimo per Mondadori che in quarta di copertina parla di una “straordinaria partita a scacchi” mentre in realtà è una partita a dama. (Questa mia è un’edizione del 1991).
“È mai possibile creare essere umani solo scrivendone? E che genere di esistenza è la loro?” (pag (163)
Commenta per primo