IL PRIGIONIERO DEGLI ASBURGO. Storia di Napoleone II re di Roma, di Alessandra Necci (Feltrinelli)
Il 20 marzo 1811 nasce l’Aiglon, il Re di Roma, il Folletto, il Sire, Sua Maestà…tanti epiteti per un neonato (peraltro creduto morto alla nascita e riportato in vita dal medico in un estremo tentativo) che nelle intenzioni paterne avrà l’ Europa ai suoi piedi. All’ età di tre anni e mezzo il mondo si capovolge, Waterloo annienta ogni sogno, S. Elena apre le sue rocce all’ Empereur e l’ Austria apre Schobrunn al piccolo, alla sua piccola corte e alla sua indifferente madre. Comincia così la dorata prigionia di Napoleone II che vedrà mutare il suo nome in Franz, sarà oggetto di una rigorosa e anaffettiva educazione “alla tedesca” voluta e supervisionata da Metternich, che teme il ritorno del bonapartismo più della morte.
Franz muore a 22 anni, circondato dalla corte ma senza amici né affetti, e soprattutto senza sua madre che a Parma vive felicemente ed egoisticamente con la sua nuova famiglia. Le pagine storicamente rigorosissime sono tuttavia permeate da una lieve tenerezza ed una partecipe tristezza per la sorte di un giovane che dirà amaramente di sé stesso” la mia nascita e la mia morte, ecco tutta la mia storia”. Consigliato non solo a chi ama la storia (il libro è corredato da bibliografia) infatti si legge come un romanzo perché sa trasmettere grandi emozioni
Recensione di Antonietta Piscione
IL PRIGIONIERO DEGLI ASBURGO. Storia di Napoleone II re di Roma Alessandra Necci
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