IL PRIMO SOLE DELL’ESTATE Daniela Raimondi

IL PRIMO SOLE DELL’ESTATE, di Daniela Raimondi (Nord – maggio 2023)

 

ACUISTALO DA FELTRINELLI

 

Recensione 1

Chi ha amato la lettura de La casa sull’argine ritroverà qui solo in parte l’atmosfera un po’ magica di quel libro, anche se Norma, la protagonista de Il primo sole d’estate, è una Casadio, quella famiglia che a Stellata nel Polesine, nei primi anni dell’ottocento, si è unita in un mix del tutto particolare con i gitani, dando origine ad una discendenza fatta di sognatori dai capelli chiari e dai lineamenti delicati e di indovini con i tratti più scuri della zingara Violica.

Il romanzo ci racconta tutta la sua vita, dalla nascita in un freddissimo giorno d’inverno, all’infanzia trascorsa per diversi periodi a Stellata da nonna Neve, con le sue tazze di caffellatte con il pane, le filastrocche raccontate la sera, l’affetto dei nonni che riempiva il vuoto lasciato da una madre, Elsa, che si sentiva estranea e poco espansiva nei confronti di una figlia arrivata all’improvviso.

Ed è a Stellata che stringe amicizia con Elia, un ragazzino coetaneo, arrampicandosi sui fienili, ascoltando da lui le storie di Mandrake e scambiandosi baci che sanno di burro e zucchero, amico che continuerà a frequentare d’estate quando la famiglia si trasferirà a Viggiù preceduta dagli zii e dalla cugina Donata, a cui è legata da un rapporto profondo e che condizionerà tante scelte nella vita di Norma La seguiremo poi nella sua vita londinese, quando ritroverà Elia ed ancora in Brasile alla ricerca di un ramo della famiglia emigrato tanti anni prima.

La ritroveremo ancora ad accudire la vecchia madre, malata e prossima alla morte, che è voluta tornare a Stellata per essere sepolta accanto al marito e con lei rivivremo il dolore di un rapporto difficile, fatto di vecchi rancori, in un misto di odio e di affetto. Insomma un libro che è la storia di una vita, narrata in maniera sensibile e poetica, con una delicatezza che coinvolge il lettore in modo profondo.

Recensione di Ale Fortebraccio

Recensione 2

Capisci che un libro ti piace quando alle 17 inizi a leggerlo e alle 24 sei già a pag. 250 ed il giorno dopo lo finisci. 385 pagine scorrevolissime, ben scritte ed una saga familiare che difficilmente dimenticherai. La storia inizia nel 1947 ed arriva al 2015. Tanti sono i personaggi che vengono raccontati, come pure gli avvenimenti storici. Dalle prime televisioni, ai primi frigorifero, alle prime automobili.

Un’Italia fatta di tanti piccoli cambiamenti che coinvolgono i protagonisti. Gli ingredienti ci sono tutti, amori, dolori, tradimenti, nascite, morti, ma soprattutto amore, in tutte le sue sfaccettature. Ci sono poi i viaggi. In un capitolo sei in Inghilterra, in quello dopo in Brasile. Finisci il libro, lo chiudi, e sai già che difficilmente potrai dimenticare una storia che ti è entrata nel cuore fin dalle prime pagine

Di Erika Marinoni

Recensione 3

“Il primo sole dell’estate” di Daniela Raimondi

Alla soglia dei settant’anni, Norma assiste l’anziana madre ormai in fin di vita. La convivenza sotto lo stesso tetto la induce a riflettere sul loro difficile rapporto e le offre lo spunto per ripensare alla propria esistenza. Durante l’infanzia Norma vede incrinarsi l’unione dei genitori. Per questo motivo, alla freddezza di casa sua, preferisce le estati trascorse a Stellata, presso i nonni paterni, ascoltando i racconti di nonna Neve. A Stellata vive anche Elia, suo compagno di giochi e di confidenze, con il quale interrompe i contatti diventata adolescente. Ormai adulta e indipendente, Norma si trasferisce a Londra: qui incontra Elia e instaura con lui una relazione sentimentale.

I due si recano in viaggio di nozze in Brasile, dove vivono alcune parenti di Norma: da quel momento, la loro esistenza non sarà più quella di prima. In questo romanzo, strettamente collegato a “La casa sull’argine”, Daniela Raimondi narra le vicende di un ramo “cadetto” della famiglia Casadio. I racconti di nonna Neve conducono Norma (e il lettore) a conoscere una famiglia di sognatori e di sensitivi, in grado di prevedere il futuro. “Il primo sole dell’estate” è una storia di formazione: il lettore assiste alla progressiva maturazione di Norma, che arriverà a comprendere che la felicità può essere conquistata solo con la fatica.

Di Alessandra Ferretti

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