IL QUADERNO ROSSO, di Michel Bussi
“L’abbiamo trovata piuttosto carina” in Francia era questo (On la trouvait pluto jolie) il titolo del romanzo, l’ultimo uscito di Michel Bussi, pubblicato nel 2017 dalla casa editrice romana Edizioni E/O che detiene i diritti del giallista francese, professore universitario di geografia, nato in Normandia e bravissimo autore di thriller.
Il quaderno rosso è il diario segreto della protagonista del romanzo, Leyli Maal, bellissima donna maliana, trasferitasi a Marsiglia con i figli Bamby, Alpha e Tidane con cui condivide un monolocale di periferia e lavora come cameriera presso l’hotel Ibis di Port-de-Bouc.
Dal quaderno rosso, scrigno di segreti del passato della donna, conosciamo l’infanzia e l’adolescenza della donna, anni difficili e sofferti che hanno fatto di Leyli prima una guerriera e poi una madre protettiva.
Il romanzo si svolge in un arco temporale molto breve, quattro giorni e tre notti, ed è un racconto dal ritmo serrato che si muove tra presente e passato attraversando luoghi differenti, dalla Francia al Marocco, fino al Libano gli Emirati.
Al centro della storia l’uccisione di alcuni uomini in alberghi della stessa catena, il Red Corner, ma in città diverse, per mano di una bellissima ragazza che viene ripresa dalle telecamere sui luoghi dei delitti. Tutte le vittime hanno qualcosa in comune ovvero lavorano o hanno lavorato per la Vogelzug, l’ente che si occupa di fornire aiuto ai migranti.
Peter Velka è il commissario navigato che si occupa delle indagini coadiuvato dal suo vice, il giovane Julo Flores, fresco di scuola di polizia.
Questa volta l’autore non solo confeziona un thriller avvincente come i precedenti ma affronta un tema attuale e impegnativo che è quello dell’ immigrazione. Con Leyli conosciamo le esperienze di una persona immigrata scappata dall’Africa in Francia che cerca con difficoltà di integrarsi e di ricostruirsi una vita.
L’autore, in una sorta di denuncia sociale, ci descrive le terribili organizzazioni che lucrano e speculano sulla pelle e i sogni di esseri umani che rischiano la vita nella speranza di un futuro migliore, affidandosi a trafficanti senza scrupoli per scappare dalle loro terre in cerca di un futuro migliore.
Il romanzo si alterna tra il racconto della vita di Leyli e l’indagine sugli omicidi in un ritmo incalzante ricco di colpi di scena fino ad un finale sorprendente ed inatteso.
Bellissime le descrizioni dei luoghi in cui si respira la vita e i costumi del popolo africano. Tra civette, conchiglie cauri, braccialetti rossi e verdi e un quaderno misterioso, Bussi riuscirà ancora una volta a coinvolgerli e sconvolgerci.
Recensione di Gabriella Patriarchi
IL QUADERNO ROSSO Michel Bussi
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