IL RAGAZZO INGLESE, di Leonardo Gori (TEA – giugno 2020)
Ho divorato con entusiasmo fanciullesco questo nuovo romanzo di uno dei miei autori preferiti di gialli storici, Leonardo Gori, che anche stavolta non mi ha delusa.
Il racconto è ambientato di nuovo nella mia preziosa Firenze, in un momento in cui ancora l’identità della città e dei suoi abitanti appaiono genuine e non scalfite da influenze esterne, ma con lo spettro della guerra imminente che minaccia costantemente di palesarsi, saturando quasi l’aria, infliggendo una pesantezza all’atmosfera che accompagna tutta la narrazione.
Ho riabbracciato con gioia il protagonista Bruno Arcieri, come si riabbraccia uno zio lontano, con il desiderio di farmi raccontare un’altra delle sue storie… e sembra che le storie da raccontare si moltiplichino nel tempo!
Ho gustato ogni morso della narrazione, che l’autore abilmente sospende intercalando una seconda storia che si svolge in un momento diverso; tali sospensioni aumentano il senso di attesa e infatti sono rimasta col fiato sospeso fino alla svolta finale (che ovviamente non racconto!).
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