IL ROSSO E IL NERO Stendhal

IL ROSSO E IL NERO, di Stendhal (Einaudi)

Classico tra i classici questo splendido romanzo ci porta nella Francia post-napoleonica, nel periodo della restaurazione. Nel villaggio immaginario di Verriers vive Julien Sorel protagonista assoluto di tutta la storia. Julien è giovanissimo, intelligente, di bell’aspetto, ambizioso e fervente ammiratore del deposto Bonaparte. Il padre e i fratelli presi dalle attività produttive della falegnameria di famiglia lo considerano un vagabondo che spreca il suo tempo nella lettura e lo trattano con odio. L’ascesa sociale del nostro protagonista inizia quando questi , a diciannove anni, viene assunto dal signor Renal, sindaco di Verriers, come precettore per i propri figli. Julien è tutto preso dalla sua ambizione di emanciparsi dalla sua condizione sociale ma non è indifferente al fascino della bellissima moglie del suo padrone che pure è una decina di anni più grande di lui.

La signora Renal è fedele al marito, religiosissima e perfettamente inserita nel suo contesto di classe agiata. Tuttavia tra i due giovani nasce un amore clandestino che alimenta ben presto sospetti e malelingue. Julien allontanato da Verriers si reca a Besancon ed entra in seminario per seguire una suo progetto di carriera ecclesiastica. In questo nuovo ambiente cupo e ostile Julien, grazie alle sue qualità, riesce comunque ad ottenere una raccomandazione per diventare segretario del potente marchese De la Mole e si trasferisce a Parigi. Julien comincia ad orientarsi In questo contesto sfarzoso e salottiero fra personaggi annoiati ed importanti. La bellissima figlia del suo nuovo padrone, Mathilde De la Mole che inizialmente gli resta indifferente comincia ad attrarlo…….

Naturalmente non vado oltre per non spoilerare.

Un romanzo abbastanza lungo ed anche piuttosto lento (ma va contestualizzato). Una grande storia d’amore ma anche uno splendido affresco storico, un romanzo di formazione e tante altre cose ancora. Forse la cosa che più mi ha colpito è la bellissima ambientazione storica, i riferimenti, le atmosfere, i sentimenti e le aspettative della gente del tempo. Nessun trattato di storia può descrivere meglio di certa letteratura il tempo che fu e la sua gente. Leggere la letteratura per capire la storia.

Naturalmente è anche un bellissimo romanzo, un classico di prim’ordine assolutamente evergreen.

Insomma consigliatissimo.

Recensione di Stefano Benucci

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