IL SILENZIO DEL MARE, di Vercors
Sono molto grata ad un’amica lettrice che mi ha consigliato la lettura di questo bellissimo racconto, un racconto molto ben scritto e denso, che suscita molteplici riflessioni.
Pubblicato in Francia clandestinamente nel 1941 sotto l’occupazione tedesca è considerato un racconto sulla resistenza, ma non è solo questo…
In poco più di 50 pagine l’autore narra la storia di uno zio e sua nipote (francesi) che sono, loro malgrado, costretti ad ospitare per sei mesi l’oppressore tedesco nella loro casa. L’unica arma che hanno, per opporsi e resistere al nemico è il silenzio, potente e schiacciante, che è il vero protagonista del racconto.
L’ufficiale tedesco si rivelerà un uomo gentile, dall’animo buono, un sognatore che nutre la speranza che la guerra porterà benefici sia alla Germania che alla Francia. Ogni sera, con delicatezza ed educazione, entrerà nella stanza bussando, ed ogni sera parlerà loro di se stesso, del suo amore per la Francia, per la musica, per le fiabe, dei suoi sogni… Giorno dopo giorno si guadagnerà il rispetto dello zio e un sentimento più profondo e indefinito da parte della ragazza che, tuttavia, manterranno la dignità e il silenzio per sottolineare opposizione e patriottismo.
Come sempre accade, la guerra non produce né vincitori né vinti ma solo esseri umani che si ritrovano vittime, a subire e soffrire per le decisioni politiche esterne, produce delusione e rammarico… tutti ne usciranno perdenti.
Come avevo già anticipato il vero protagonista è il silenzio, assordante e pesante nell’aria, è l’unica arma di cui i francesi dispongono per resistere. In questo silenzio opprimente si avvertono intensi i turbamenti di tutti i personaggi: dello zio che rispetta l’uomo ma è purtroppo il nemico, della nipote che si impone di non guardarlo mai, di essere indifferente, di far finta che non esista ma il suo sguardo spento, gli occhi opachi rivelano il turbamento dell’animo, e del tedesco che sogna un mondo migliore per tutti in nome dell’amore, e deve scontrarsi con la realtà dei fatti, con il sogno infranto e deciderà di prendere la strada per “l’inferno”.
Il silenzio considerato come la calma del mare in superficie e profondo come il turbinio delle acque sottostanti.
Avvincente, si legge in breve tempo e non permette di staccare mai gli occhi dalle parole, prepotentemente le emozioni raggiungono il lettore in un crescendo fino all’ultima pagina.
Un vero gioiellino… penso si sia capito che mi è piaciuto molto..
Recensione di Simona Di Chiara
IL SILENZIO DEL MARE Vercors
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