IL SOGNO Franck Thilliez

IL SOGNO, di Franck Thilliez (Fazi)

Dopo aver sentito più volte tessere le lodi dello scrittore francese Franck Thilliez mi sono infine decisa a leggere uno dei suoi thriller e la scelta è caduta su “Il sogno” del 2020. La scrittura fluida e scorrevole mi ha permesso di seguire agevolmente la trama, nonostante l’autore abbia scelto di alternare capitoli ambientati in momenti temporali diversi (che vanno dal dicembre 2014 al giugno 2015). La protagonista, Abigaël Durnan, è una psicologa molto capace che lavora come consulente della gendarmeria francese. Ha tuttavia una singolare caratteristica: soffre di narcolessia, una malattia del sonno che la costringe ad assumere farmaci per regolarizzare il suo stato di sonno paradosso, tenere sotto controllo le sue crisi di cataplessia e vivere una vita normale.

 

 

Abigaël vive in una condizione di fragile equilibrio che finisce col saltare drasticamente quando, mentre indaga su un rapitore seriale di bambini soprannominato “Freddy” dagli inquirenti, resta coinvolta in un grave incidente d’auto dal quale esce inspiegabilmente illesa mentre suo padre e sua figlia, che viaggiavano con lei, muoiono sul colpo riportando ferite tali da rendere irriconoscibili i corpi. Comincia così un intreccio inestricabile fra sogno e realtà che porterà la protagonista a dubitare delle sconcertanti scoperte fatte durante le indagini e a credere di essere sul punto di perdere la ragione.

 

È molto interessante il modo in cui l’autore indaga l’inquietante confine tra sogno e realtà, reso ancora più inafferrabile dai farmaci che rendono la memoria di Abigaël sempre più labile e confusa. Ben prima di arrivare alle ultime pagine ho cominciato a intuire almeno una parte della verità, tuttavia la storia è talmente fosca e stratificata che i colpi di scena si susseguono fino alla fine. Ho trovato particolarmente odiosa la trovata del “capitolo 57” (da reperire a lettura ultimata con modalità che non voglio spoilerare), oltretutto perfettamente inutile ai fini della comprensione della storia. Fortuna che qualcuno sul web si è adoperato per aiutare i lettori ribelli come me a farla in barba all’autore…

Capitolo 57 a parte (magari poi a voi il giochino piace, sono io ad essere particolarmente suscettibile), “Il sogno” è una lettura che consiglio a tutti gli appassionati del genere.

 

Recensione di Cristina Quochi

 

 

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