IL SUSSURRO DEL FUOCO Anya Bergman

Ho appena terminato questa lettura intensa e trovare le parole adatte per descriverla è difficile, perché sono ancora travolta dalle emozioni!.

Allora, partiamo brevemente con la trama:

Ci troviamo in Norvegia a metà del 1600. Periodo storico importantissimo per quanto riguarda la paura delle streghe e tutto ciò che circonda le menti occluse dal terrore dell’Oscuro. Il libro ha due narrazioni. In una troviamo Ingeborg, una ragazzina che vive con la sua povera famiglia in un villaggio di pescatori lungo la costa e dall’altra c’è Anna, figlia del medico del re. La prima subirà una serie di tragedie, tra cui la più grande di tutte: sua madre verrà accusata di essere una strega. La seconda, Anna – appunto – verrà portata in esilio a Vardø per un motivo inaspettato. Le strade delle due figure femminili s’intreccieranno. Ed insieme a loro verranno coinvolte diverse donne e ragazze, tutte con una sola cosa in comune: l’essere vittime di un mondo governato dagli uomini.

Dall’inizio alla fine, questo libro, è un tumulto di emozioni e colpi di scena. Il sottofondo è sempre un misto di magia, tenebre e folclore che rende la storia ancora più coinvolgente. Alcuni passaggi sono così intensi e forti da farti venire i brividi e sentire dei colpi allo stomaco.

I personaggi sono realmente esistiti con ovvie modifiche da parte dell’autrice per rendere meno cruda la storia, lasciando molti spazi alla delicatezza e poesia al fine di rendere giustizia non solo alle protagoniste, ma a tutte le donne processate ingiustamente per stregoneria.

Incredibile la capacità della scrittrice di rendere reale QUALSIASI ELEMENTO descritto nel libro: dalle tempeste di neve, ai sapori del cibo, alla fisionomia dei personaggi, ai quali ti affezionerai a tal punto da pensare di conoscerli da sempre. Ogni frase ha il potere di renderti parte completa della storia rendendo questo libro al pari di un CAPOLAVORO!

Consiglio!

Recensione di Cinzia Nozzali