IL TEMPO DI TORNARE A CASA, di Matteo Bussola (Einaudi – novembre 2021)
Bussola per me è sempre una coccola per l’anima, e questa volta mi sono concessa la prima edizione con in omaggio la cartolina segnalibro che riproduce un’illustrazione dell’autore.
Mi piace pensare che prima o poi avrò modo di avere un suo autografo sia sulla cartolina che sul volume.
Veniamo al dunque.
Il tempo di tornare a casa racconta di eventi e di vite che si sfiorano, a volte cambiandole per sempre, a volte lasciando solo una piccola impronta sul sentiero delle varie esistenze che si incontrano. Ogni personaggio ha una storia, che però non è solo sua: coinvolge sempre anche qualcun altro, seppur di sfuggita. Ogni istante è una storia, ogni storia ne influenza un’altra.
Bussola ci porta in una stazione ferroviaria, e quale posto migliore può accogliere gli arrivi, le partenze e i passaggi delle umane esistenze?
L’autore ci insegna a riconoscere non la storia, ma l’esistenza di una storia dietro ogni sguardo, dietro ogni parola sgarbata, dietro i gesti semplici e quelli eclatanti: siamo tutti universi, di emozioni e di vissuti, di turbamenti e di riscatti, a volte di sconfitte, ma non neghiamoci le vittorie.
A cosa servono le storie?
Matteo Bussola ci rivela il suo pensiero al termine del volume, e condivido la sua idea.
Il tempo di tornare a casa è anche il palcoscenico perfetto per il ritorno di due vecchie conoscenze, che è stato un piacere rileggere.
Con una scrittura sempre snella ma raffinata, alla portata anche di un lettore sfinito da una giornata impegnativa o da un anno da dimenticare, eppure piacevole anche per chi ha l’argento vivo addosso e la voglia di gridare la propria gioia di vivere, Bussola è come la tachipirina: fa bene a tutti, tranne ai pochi allergici (che si sa, mica si può andare bene a tutti).
Il libro si legge in una giornata, è suddiviso in tanti brevi capitoli autoconclusivi ma che si intrecciano con quelli che seguono e che precedono, senza che magari i protagonisti nemmeno se ne rendano conto.
Perché così è anche la vita: tutto scorreva prima e scorrerà anche dopo il nostro passaggio, eppure siamo passati, e questo è già qualcosa che fa la differenza più spesso di quanto si possa credere.
Recensione di Giulia Baroni
IL TEMPO DI TORNARE A CASA di Matteo Bussola
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