IL VAGABONDO DELLE STELLE, di Jack London
“ Non ho vagato soltanto per il mondo, ma anche attraverso il tempo”.
Questo libro è un mondo! Caro Jack che meraviglia ci hai regalato!
Una matrioska che si apre, che si apre a sua volta, e che ancora si apre per nascondere sempre un piccolo prezioso regalo.
Nella prima parte del libro devo dire che ero un po’ perplessa, non capivo dove volesse andare a parare ma pian piano la nebbia si è dissolta.
Un uomo che, costretto a scontare una pena all’ergastolo, tradotta poi in condanna a morte per impiccagione, attraverso un processo di auto-ipnosi ripercorre tutte le sue precedenti vite e questo viaggio dentro l’uomo, dentro il sé diverso che sempre è uguale lo porta ad alcune considerazioni sul destino dell’essere umano.
Per certi versi la lettura mi ricorda molto “L’ultimo giorno di un condannato a morte” di Hugo, soprattutto l’ultima parte del libro e il suo pessimismo di fronte alla barbarie e alla crudeltà dell’uomo che, in diecimila anni di storia da lui percorsa, non cambia nella sostanza ma solo nella forma.
“ Le mura di pietra e le porte di ferro servono per imprigionare i corpi ma non possono rinchiudere lo spirito”.
E’ un libro denuncia, sulla condizione delle carceri di cui lo scrittore ebbe coscienza nella sua vita, con angherie, soprusi e punizioni senza pietà. E’un insieme di memorie in cui racconta le sue esperienze e i suoi viaggi con quella sua natura sempre aspra . E’ un inno all’Amore, a quell’amore verso la Donna che spinge l’uomo a grandi imprese, lo rende coraggioso, impavido, una Donna che è tutte le donne del mondo e che sempre rende spavaldo l’uomo.
Un libro in cui esprime il suo pensiero sul Divino, su quello che nasconde il buio alla fine della vita.
“ Lo spirito è l’unica realtà destinata a durare. Io sono spirito e sono io che duro… solo lo spirito è reale”.
Lo sa bene London. Il suo corpo non esiste più. Il suo spirito è arrivato fino a noi, adesso, sempre e continua a vivere in noi.
“ Io non posso morire. Sono immortale” .
Recensione di Luciana Galluccio
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