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IL VENTO DI GIUGNO, di Leonardo Gori (TEA – febbraio 2025)
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1946, un’Italia piegata e distrutta dalla Guerra sta per vivere il momento del referendum che cambierà per sempre le sorti del nostro Paese, quando il popolo sarà chiamato a scegliere tra monarchia e repubblica; per le strade di Firenze troviamo macerie di guerra, persone disperate che vivono alla giornata, una caccia ai fascisti che non sembra avere tregua, e in questo sfondo Bruno Arcieri deve tornare immediatamente a Roma per un incarico di vitale importanza da parte del suo ex comandante.
Su tratta senza dubbio di un romanzo che, soprattutto nella parte iniziale ma non solo, ha tanto del miglior cinema neorealista, una storia dove i dettagli presentati, senza entrare nella prolissità, permettono al lettor di vedere e vivere gli avvenimenti quasi come se si presentassero davanti agli occhi. È una storia di distruzione e rinascita, dell’Italia, di Bruno e del suo mondo, e nella fitta trama spionistica ho trovato le manovre politiche che le grandi potenze mettono in gioco nel contendersi il destino dell’Italia. Ho detto spesso e ribadisco che opere come queste hanno un valore non secondario rispetto alle ricostruzioni storiche perché consentono al lettore di immedesimarsi con la realtà del tempo e di sentirla sulla propria pelle. Non va scordato l’elemento “formazione” di Bruno che aggiunge tasselli fondamentali nel suo percorso di maturazione, un uomo dai forti e sani principi ma che non smette di mettersi in discussione e sotto esame e che ben rappresenta la realtà di tanti che, ieri come oggi, vedono il proprio mondo cambiare e cercano di rimanere in piedi senza rinnegarsi.
Un romanzo forte, profondo, intenso e sorprendente proprio perché diverso dagli altri, affatto derivativo, di quelli che sfuggono alle categorizzazioni, sincero e genuino nelle sue tante sfumature, e che richiama il celebre passo gattopardiano “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, contro il quale soffia il caldo vento del cambiamento vero!
Recensione di Enrico Spinelli
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