INDIAN CREEK, di Pete Fromm (Keller)
La mia proposta di oggi riguarda un delizioso libriccino a metà tra i romanzi d’avventura e il diario di viaggio: si tratta di un’uscita relativamente recente ma rimasta forse troppo in ombra. Di sicuro io leggerò altri libri di questo editore che ho appena scoperto.
Alla fine degli anni 70, uno studente di biologia accetta un lavoro da guardiano di salmoni (uova, per la precisione) che lo costringerà a passare 7 mesi isolato in una tenda sulle montagne Rocciose, nell’Idaho. Uno straordinario e divertente resoconto che unisce i toni della narrativa di avventura alle riflessioni naturalistiche e si trasforma in una vera dichiarazione d’amore per la montagna e le sue creature.
In questo periodo difficile, mi è tornato in mente questo breve romanzo che ho letto da poco e che costituisce un ottimo spunto per riflettere sulla solitudine e sull’idea, romantica e spesso improbabile, che sia una condizione desiderabile e facilmente sostenibile; il protagonista non la teme ma nel momento in cui deve affrontarla rivede, e il lettore con lui, tutte le sue convinzioni sull’importanza della compagnia e sui rapporti umani.
Consiglio questa lettura in questo momento perché è perfetta per alleggerire l’umore e per provare a dare un senso “diverso” alla nostra attuale necessità di isolamento: se leggere ci salverà, confido che sarà anche grazie a libri come questo.
Recensione di Valentina Leoni
Titolo presente nella Rassegna mensile di libri più letti e commentati a Marzo 2020
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