INSEGUENDO UN’OMBRA, di Andrea Camilleri
Edito da Sellerio nel 2014, “Inseguendo un’ombra” di Andrea Camilleri, nasce da una curiosità dell’autore dopo aver letto una nota di Leonardo Sciascia su un catalogo di un pittore siciliano.
La nota citava la strana figura di un ebreo convertito, grande sapiente che, partendo dalla Sicilia e precisamente dalla “judicca” di Caltabellotta, a pochi chilometri da Agrigento, si era mosso per l’Italia raggiungendo Roma e la sede papale per arrivare persino in Germania.
Una figura che poi era scomparsa misteriosamente ma della cui fine non si è mai avuta, tuttora, alcuna certezza.
Le note biografiche sul personaggio sono scarse e controverse ma Camilleri, come sempre, sopperisce alla mancanza di dati precisi con la forza della sua fantasia narrativa, fornendo un racconto per niente inverosimile.
La storia di Samuel Ben Nissim Abul Farag, quella di Guglielmo Raimondo Moncada e di Flavio Mitridate è in realtà la storia di un’unica persona che, a seconda degli eventi della sua vita, è stata capace di reinventarsi continuamente grazie alla sua intelligenza e alla sua cultura, alla dote sublime di un’ oratoria in grado di affascinare le folle piegandole alle sue intenzioni, qualità che spesso e volentieri venivano orientate in base ai suoi interessi, ai suoi vizi privati, a certi suoi ignobili stati d’animo.
Camilleri ci racconta così il divenire di tutte le sue molteplici identità con una scrittura sempre suggestiva e coinvolgente stavolta mancante delle note ironiche a cui eravamo abituati e di cui si sente un po’ la mancanza.
Particolari le note dell’autore che, a partire dall’introduzione e in capitoli in corsivo, vengono riportate durante la narrazione per spiegare meglio al lettore i suoi punti di vista, le sue scoperte e come ha deciso di interpretarle in questa storia dove si insegue l’ombra di questo inusuale personaggio realmente esistito nel XV secolo e rimasto sempre così sfuggente. Un’altra bella prova, imperdibile per gli amanti del compianto Maestro Camilleri.
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