INTERPRETAZIONI DELL’AMORE, di Jane Campbell (Blu Atlantide – luglio 2024)
È la settimana del matrimonio dell’unica figlia della dottoressa Agnes Stacey e ognuno degli undici partecipanti della famiglia allargata porta con sé all’evento le proprie tensioni latenti. Lo zio di Agnes, il professor Malcolm Miller, ha nascosto un segreto di famiglia (viene rivelato nelle primissime pagine) da quando i suoi genitori, sua sorella e suo cognato, sono morti in un incidente d’auto quando Agnes era una bambina. Il dottor Joseph Bradshaw, che si è sposato senza troppo amore con un membro della famiglia, ha coltivato un’ossessione segreta per Agnes sin dal suo breve periodo come suo terapeuta. La stessa Agnes tornerà a casa dal suo ex marito per la prima volta, proprio mentre sta cercando di liberarsi da una potente relazione amorosa. Ognuno di loro ha gli strumenti per analizzare la vita amorosa degli altri, ma si ritrova incapace di riconoscere come l’amore agisca nella propria vita. E sebbene abbiano tutti superato anni dolorosi in isolamento emotivo, solo Malcolm sa che le origini dei loro legami contrastati hanno, alla fin fine, un’unica radice che verrà faticosamente messa allo scoperto.
Jane Campbell, divenuta letterariamente celebre due anni fa, quando aveva già 80 anni, in occasione della pubblicazione della sua prima raccolta di racconti, Spazzolare il gatto, esordisce ora con il suo primo romanzo, in cui analizza le vite interiori di persone comuni che fanno del loro meglio per elaborare le scosse di assestamento della guerra, l’educazione che ricevono e non ricevono e le tante forme diverse che l’amore può assumere in una famiglia. Romanzo struggente, bellissimo, emotivamente impegnativo ma da leggere assolutamente.
Recensione di Moreno Migliorati
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