Intervista a Katia Brentani e Massimo Casarini titolari della casa editrice Edizioni del Loggione-/Damster edizioni, con i quali abbiamo approfondito vari temi legati alla narrativa “gialla”
Intervista n. 241
Come prima cosa vi chiederei di presentarci la vostra casa editrice.
La nostra casa editrice ha sede a Modena e abbiamo una libreria (Libri su misura) a Bologna, città dove vive Katia.
Con il marchio Edizioni del Loggione pubblichiamo la collana dei Quaderni del Loggione, dedicati alle tradizioni enogastronomiche e alla storia locale, la collana Agrodolce, che si occupa di temi sociali, in particolare di donne e impresa e tematiche giovanili, e la collana R come Romance di storie romantiche.
Il marchio Damster edizioni è il marchio editoriale dedicato alla narrativa gialla con la collana “I Gialli Damster” e alla narrativa non di genere. Una novità del 2025 è la nascita di una nuova collana “I giallini Damster” dedicata ai bambini e ragazzi dai 7 ai 13 anni.
Per avere maggiori informazioni su di noi si può visitare il nostro sito www.librisumisura.com
La vostra proposta si concentra molto sulla dimensione “giallo”. Quali sono le caratteristiche di questo genere che vi attraggono di più?
Una nostra caratteristica è che pubblichiamo solo autori italiani e i romanzi devono essere ambientati in Italia. Organizziamo anche un festival del giallo a Bologna (Giallo Festival) giunto alla sesta edizione. Quest’anno si svolgerà nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 marzo al Centro Montanari via di Saliceto 21/3. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
Cosa cercate in un potenziale nuovo autore?
La tua domanda sembra facile ma non lo è. Ogni casa editrice valuta manoscritti interessanti per la sua casa editrice, testi che per altre case editrici possono non esserlo.
Non può mancare la correttezza grammaticale e sintattica ma non basta. Il testo deve essere interessante, ovviamente per noi. Non si può dimenticare un altro aspetto: deve essere vendibile. Ogni casa editrice ha un suo pubblico di riferimento e l’editore è obbligato a considerare anche questo aspetto. Importante anche che l’Autore sappia confrontarsi con il pubblico e sia disponibile a promuovere il proprio libro.
Con quali autori vi siete fatti conoscere al grande pubblico, e con quali vistate affermando e consolidando?
I lettori di romanzi gialli ci conoscono attraverso il gioco di squadra dei nostri Autori. La nostra casa editrice è piccola, siamo una famiglia dove tutti credono nel progetto.
Il giallo italiano in tutti questo anni ha regalato un sacco di nuovi personaggi e storie che hanno occupato un numero consistente di pubblicazioni, finendo spesso con l’allontanamento dal genere letterario di partenza e con la contaminazione con altri generi letterari, cosa ne pensate a riguardo?
Non siamo contrari alla contaminazione con altri generi letterari se non snatura il romanzo giallo, tipo fantascienza o romanzo storico. In questi ultimi anni ci sono lettori che si sono appassionati al genere cozy crime, storie in cui troviamo un omicidio o una scomparsa al centro della scena, con un’indagine investigativa con regole meno ferree di quelle classiche. Gialli leggeri e divertenti.
Un altro fenomeno sempre più ricorrente è la trasposizione filmica dei romanzi giallo. Si tratta secondo voi di un’opportunità per stimolare la curiosità di potenziali lettori o un limite alla fantasia di questi ultimi?
Dipende dal pubblico. Ci sono lettori “forti” che non amano la trasposizione filmica perché si sono già creati nella loro mente i personaggi e non li riconoscono nelle trasposizioni o prediligono i libri ai film tratti da libri. Altri incuriositi dai film leggono i libri. Se la trasposizione filmica crea nuovi lettori ben venga.
La pagina e il sito per cui scrivo cura una rubrica chiamata “La narrativa dalla parte di chi indaga” nella quale viene tracciato il ritratto narrativo dei protagonisti dell'”Universo giallo”. Quanto è importante a suo avviso la caratterizzazione del personaggio e quanto si rischia di cadere nella banalità?
La caratterizzazione del personaggio per noi è importante. Non è facile, è vero, non cadere nella banalità, ma se si riesce a creare un personaggio interessante che riesce a catturare l’attenzione del lettore per il lettore stesso diventa un compagno di viaggio nella sua stessa vita. Pensiamo a quanti personaggi di romanzi gialli seriali sono amati dai lettori.
Tornando alla vostra casa editrice, quale può essere il contributo dei Social nella divulgazione della vostra proposta?
I social per la nostra casa editrice non hanno un grosso peso. Utilizziamo facebook e instagram per far conoscere le nostre proposte e novità, ma i canali che utilizziamo sono altri. La nostra libreria, il nostro punto vendita, le fiere dell’editoria, il rapporto diretto con i lettori, il festival del giallo e altro ancora.
Un’ultima domanda, cosa dobbiamo aspettarci in questo 2025 sul piano narrativo?
Bella domanda! Siamo curiosi quanto lei di scoprirlo.
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