INTRIGO ITALIANO. Il ritorno del commissario De Luca, di Carlo Lucarelli (Einaudi – gennaio 2017)
Ho appena terminato di leggere questa spy story all’italiana che mi ha tenuto lì per due giorni con un po’ di sana tensione poliziesca.
Totalmente ambientato nella Bologna di metà degli anni cinquanta, tratta di una storia in cui i servizi segreti italiani, quelli del post dopoguerra, giocano a farsi le scarpe tra di loro e coinvolgono, un po’ per depistare le proprie malefatte il commissario De Luca.
Quest’ultimo sarà incaricato, sotto copertura, a scoprire l’autore del delitto di una donna ma durante tale ricerca, svolta insieme all’assistente Giannino, ne vedrà di cotte e di crude. E le indagini lo porteranno a scoprire ben oltre…. Non vi dico altro della storia altrimenti svelo troppo.
I personaggi sono stati ben delineati e sono simpatici e pieni di colore, ma a colpirmi maggiormente sono stati gli ambienti ben studiati da Lucarelli, le abitudini dell’epoca descritte con dovizia di particolari ed immagini goderecce della vita quotidiana come il pranzo in un’osteria di periferia in cui venivano preparati ranocchi fritti e in umido e pesce gatto.
Per un lettore è sempre piacevole imbattersi in scenari di contorno che arricchiscono la storia e da questo punto di vista l’autore è stato attento e prolifico.
Se poi a leggere di trattorie c’è, chi come me, ha mangiato molto poco i giorni prima per qualche problema di salute potete capire…
Buona lettura
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