IO SONO L’ALTRA. di Cathleen Schine
Il romanzo inizia e viene subito svelato che Daphne non ha notizie di sua sorella Laurel ormai da diverso tempo.
E allora inizia un bellissimo viaggio, con cui scopriamo la storia di Sally e Arthur Wolfe e delle loro figlie, gemelle omozigote, dai capelli rossi fiammanti.
Indistinguibili da neonate, persino dagli stessi genitori, Laurel e Daphne sviluppano una precoce intelligenza, che le porta a creare una loro lingua segreta e un’ossessione per le parole. Lo zio Don, psichiatria, è intimorito dall’arguzia delle nipoti.
Una prima significativa svolta, nelle loro vite, giunge la sera in cui Arthur rincasa e dal baule della Buick tira fuori una specie di cavalletto di legno e un enorme volume, il libro più grande che si potesse immaginare.
Leggio e libro trovano spazio nel tinello, e le bambine ne rimangono affascinate. Si tratta del dizionario della lingua inglese e, insieme alle ragazze, si ritaglia una parte importantissima nel romanzo, soprattutto nel finale, quando tutti i pezzi della storia trovano la loro giusta e naturale collocazione.
Le ragazze crescono, unite ed intime, negli anni universitari, nelle scelte sentimentali e faranno del linguaggio, chi prima e chi dopo, il loro mestiere. Questo le porterà su strade lavorative opposte, finendo per perdersi del tutto. La “Rottura” si compie.
Nel frattempo, altri personaggi entrano in scena e ne seguiamo le sorti. Come Brian, il loro cuginetto e Don e Paula, gli zii. Ma anche Mr Gavit e sua figlia Miranda, Larry e Michael, con loro struggente amicizia, Charlotte e Prudence. Per scoprire chi sono e quali rapporti hanno intrecciato con le gemelle, dovete proprio leggere il libro.
Con una scrittura molto elegante e raffinata, Cathleen Schine, nel suo ultimo romanzo, scava nei legami familiari, sempre così difficili, sempre così illogici, meravigliosi ma anche devastanti. Dove volersi bene, per assurdo, non è sempre sufficiente.
Buona lettura!
Recensione di Chiara Castellucci
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