IO SONO L’INDIANO, di Antonio Fusco (Rizzoli – giugno 2022)
Conoscevo Antonio Fusco per i gialli che hanno come protagonista il Commissario Casabona, un uomo prima che un poliziotto, che oltre alla testa nelle sue indagini mette il cuore facendosi coinvolgere anche dal lato umano delle vicende che si trova a districare. Ed invece in questo nuovo libro ci troviamo di fronte un nuovo personaggio, di nome Massimo Valeri, detto l’Indiano. Un uomo particolare, alto e belloccio, con i capelli lunghi raccolti in un codino, con un fisico atletico e tratti orientali, che guida una moto Guzzi California EV e vive su una barca con un’unica compagna, una gatta di nome Lorena che passa da lui solo quando ha fame; un ispettore irriverente, insofferente alle regole ma con un suo codice d’onore, che quando si mette in testa di venire a capo di un’indagine non molla di fronte a niente ed a nessuno.
L’indagine è concentrata sulla ricerca di un giovane straniero, richiesta in maniera insistente dalla fidanzata Zula che si è accampata davanti al commissariato; l’Indiano, affiancato dal collega Landini che sino allora era stato relegato a lavorare in archivio per le voci che circolavano sui suoi orientamenti sessuali, riuscirà a venire a capo di tutto quello che c’è dietro questa sparizione, incontrando un mondo di corruzione politica e di affari malavitosi che si sono fatti strada nella gestione dell’accoglienza ai migranti.
Con uno stile scorrevole il giallo tratta così problematiche attuali ed importanti, di grande attualità e che richiamano episodi reali e non troppo lontani nel tempo; tuttavia, almeno per ora, l’Indiano non ha sostituito nel mio cuore il commissario Casabona. Vedremo in futuro cosa succederà!
Recensione di Ale Fortebraccio
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