IO SONO MALALA, di Malala Yousafzai
C’è tutto un mondo che noi non conosciamo quando viaggiamo: monumenti, sapori, leggi, odori, tradizioni, gesti…
Si è rotta una ruota del trolley. E, per la prima volta, mi sono fermata.
Riprendo a leggere la storia di Malala, la giovane attivista pakistana premio Nobel per la Pace.
“Lasciare la valle fu la cosa più difficile e dolorosa che avessi fatto fino a quel momento. Ricordavo ancora il tapa che la nonna ci recitava sempre: «Nessun pashtun lascia la sua valle di sua spontanea volontà. Se la lascia è per povertà oppure per amore». Noi invece ne venivamo scacciati per una terza ragione, una che i poeti pakistani non avevano potuto immaginare: i talebani.”
Leggo la sua storia, che è così lontana dalla mia. Mi faccio un’idea. È solo un’idea.
Sì, questo mondo esiste, è reale. E non perché è geograficamente e culturalmente lontano da me non mi appartiene.
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