JACK DEVE MORIRE, di Joyce Carol Oates
Andrew J.Rush è un placido scrittore di thriller, che vive nel New Jersey con la “cara” moglie Irina.
I suoi romanzi sono apprezzati da pubblico e critica, intriganti ma misurati, senza eccessi o splatter. Andy Rush ha però un piccolo segreto, un passatempo innocente che neanche la “cara” Irina sospetta: un alter ego letterario, Jack of Spades, pseudonimo con il quale scrive storie rozze, sanguinose e intrise di violenza.
Apparentemente solo una distrazione dalla ferrea routine con la quale si dedica ai suoi romanzi, una vacanza da se stesso, innocua e liberatoria.
O per lo meno questo è quello che Rush vuole farci credere; ma quanto è inquietante quell’insistito “cara” che precede sempre i pensieri rivolti alla moglie! Perché i figli si sono allontanati da lui, perché non vede più il padre da vent’anni? Qual è il buco nero nella vita dell’irreprensibile Andy Rush?Una citazione in tribunale da parte di una sconosciuta che lo accusa di plagio dà inizio all’inarrestabile caduta.
Da zero a cento in poco più di 150 pagine: un crescendo di tensione e una marea di riferimenti letterari, a partire dal dottor Jekyll e mr Hyde, la più classica lotta tra bene e male.
Veramente ben scritto, da leggere.
Recensione di Elena Gerla
JACK DEVE MORIRE Joyce Carol Oates
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