JIM PICCOLO COW-BOY, di Mario Faustinelli (Mursia)
Il tredicenne Jim Malone vive nel Tennesse con la madre e il nonno, aiutandoli nella gestione della fattoria.
Ha una amica del cuore, Robinia, compagna di giochi fin dall’infanzia.
Ama rifugiarsi su un isolotto sabbioso in mezzo al fiume, dove alleva i suoi animali: porcospini, castori, tartarughe, conigli, tassi, martore.
Ha un sogno: andare nel favoloso West, al di là del Mississippi e fare il cow-boy.
L’avventura parte dal ritorno a casa di Luke, il fratello ventenne, che vive, lui sì, nel Far West, ferito e ricercato dalla legge. La vita tranquilla di Jim, sta per essere scombussolata.
«O com’è lunga, lunga, lunga
O com’è lunga la lunga strada
che porta al West…»
Non c’è nulla, come la letteratura per ragazzi, che spalanca l’immaginazione e la fantasia su mondi e scenari sconfinati.
Dove protagonisti assoluti sono il coraggio, l’intraprendenza, il candore, la genuinità. Dove si può andare alla ricerca di un tesoro, al centro della terra, nel cuore di una giungla, su un baita in cima alla montagna, fare il gioco della felicità, girovagare per villaggi con una scimmietta, cadere in una tana inseguendo un coniglio, essere un burattino di legno parlante, gareggiare con la strega dell’Ovest e ancora mille e più avventure.
Recensione di Chiara Castellucci
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