L’ UOMO DELLE CASTAGNE, di Søren Sveistrup (Rizzoli)
Copenhagen.
Un maiale morto di fronte all’ ingresso di una fattoria di un amico. È quello che nota un agente di polizia durante un sopralluogo.
Decide di entrare all’ interno della casa e quello che scopre è raccapricciante: pozzanghere di sangue, cadaveri mutilati e misteriose figure di adulti e bambini fatti di castagne..
Non si accorge che l’ assassino è dietro di lui.
Questo è solamente ” il saluto di benvenuto” che Sveistrup dedica al lettore che si addentrerà presto all’ interno di una storia pazzesca e crudele dove un killer con l’ hobby delle mutilazioni ci farà compagnia per parecchio tempo.
Due detective con poca stima reciproca, agiranno ognuno per conto proprio con lo scopo comune di catturare “l’ uomo delle castagne ” ma lui sarà sempre un passo avanti a loro…
Questo è un thriller appassionante, crudele, ansiogeno dove in ogni capitolo regna l’ imprevedibilità. È come seguire un percorso ben segnalato che devia improvvisamente in uno senza uscita. E guardandomi alle spalle, mi sono spesso chiesto: ” E adesso che succede, chi è il colpevole ?
Indimenticabile l’atmosfera tetra e gelida della Danimarca così come la caratterizzazione dei personaggi con le loro virtù, debolezze, simpatie ed antipatie.
Sveistrup, secondo me, ha realizzato un piccolo capolavoro.
E le castagne? Stagione a parte, mi è passata la voglia di mangiarle.
Recensione di Marcello Avigo
Commenta per primo