LA CACCIATRICE DI STORIE PERDUTE, di Sejal Badani (Newton Compton)
“La cacciatrice di storie perdute” è un romanzo scritto da Sejal Badani che esplora le complessità della cultura e delle relazioni umane.
La trama ruota attorno a Jaya, una giornalista newyorkese che, dopo tre aborti spontanei e il conseguente crollo del suo matrimonio, decide di intraprendere un viaggio in India. Il suo intento è di scoprire le origini della sua famiglia e capire il motivo per cui sua madre ha mantenuto un profondo riserbo sul loro passato.
Il romanzo si dipana su due piani temporali: il presente, dove Jaya cerca di ricostruire le storie della sua famiglia, e il passato, dove emergono le vicende di Amisha, la nonna di Jaya, vissuta durante l’epoca coloniale britannica. Amisha è una donna coraggiosa e intraprendente, costretta a confrontarsi con le restrizioni imposte dalla società patriarcale dell’epoca, ma determinata a vivere una vita autentica e significativa.
La forza del romanzo risiede nella sua capacità di intrecciare le storie personali con i grandi eventi storici, creando un racconto avvincente che esplora temi come l’identità, il sacrificio e la resilienza. La prosa è ricca e evocativa, capace di trasportare il lettore nei vividi paesaggi dell’India e nelle intime emozioni dei suoi personaggi.
È un romanzo che invita alla riflessione sulle proprie radici e sulle storie che plasmano la nostra identità. È una lettura consigliata a chi ama i racconti familiari profondi e appassionanti, che sanno toccare corde emotive universali.
Recensione di Ornella Troise
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