LA CASA SUL BOSFORO, di Pinar Selek
Già il titolo è un preludio a quello che leggeremo, le parole casa e Bosforo, si gustano nella bocca e nelle orecchie come qualcosa di dolce e musicale riportandoci alla memoria profumi e suoni di luoghi lontani, ma vicini, è già Oriente, ma è ancora Occidente.
Istanbul, non ci sono mai stata, ma è cosi che l’immagino, i suoi mari, i palazzi, le moschee, i giardini, una città che ha il fascino delle fiabe.
Questo libro è tutto questo, sembra una fiaba per l’incanto dei luoghi e delle persone, ma nello stesso tempo tiene ancorato alla storia reale. È cosi che Pinar Selek ci racconta vent’anni di storia della Turchia e del suo popolo.
È la storia di Sema e Salih e di Elif ed Hasan, del loro amore, dei loro sogni, della loro vita ed è contemporaneamente la storia di tanti altri personaggi che gravitano in questo antico quartiere di Istanbul, Yedikule. Tutti personaggi vivi, veri, che sembrano saltare fuori letteralmente dal libro; conosciamo le loro origini, la loro vita quotidiana, i mestieri, la loro sete di libertà, la voglia e la ricerca di giustizia, spinti alla lotta, spesso clandestina, o all’ esilio.
Ed ecco che la storia ci viene incontro, il libro si apre con l’avvenuto colpo di Stato turco del 1980 e le persecuzioni delle minoranze curde, armene, greche. Eppure tutte queste persone sembrano vivere felici, insieme, nonostante le diversità di usi, costumi, lingue, possibile che sia solo utopia?
Ne consiglio vivamente la lettura; un libro indimenticabile, una meravigliosa storia d’amore, d’amicizia, fratellanza, solidarietà, un libro che fa pensare, che forse un altro mondo sia ancora possibile e… sopra a tutto, aleggia il suono del “duduk”!
Recensione di Sebastiana Cavasino
LA CASA SUL BOSFORO Pinar Selek
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