LA CITTA’ DEI RAGAZZI Eraldo Affinati

La città dei ragazzi - Affinati

LA CITTA’ DEI RAGAZZI, di Eraldo Affinati

Il libro racconta l’esperienza dell’autore come insegnante di lettere nelle classi dell’istituto professionale della Città dei Ragazzi, una comunità di Roma che accoglie ed educa ragazzi in difficoltà.

La città dei ragazzi

La comunità è popolata soprattutto da giovanissimi migranti, fuggiti spesso da drammatiche situazioni di miseria, guerra, da paesi arretrati e inospitali ma che in Italia soffrono la condizione dello sradicamento.

Deciso a instaurare e consolidare un rapporto di leale fiducia e comprensione reciproca con i suoi studenti, Affinati accetta di accompagnare due di loro, Omar e Faris, in Marocco perché si ricongiungano alle famiglie almeno durante le vacanze.

Quel viaggio ai margini del deserto, tra Casablanca e i remoti villaggi nella campagna arida, è l’occasione per l’autore di ripensare al suo rapporto col padre, morto da tempo, col quale non ha mai avuto vera confidenza e dal quale non ha mai avuto risposte soddisfacenti alle domande che lo assillavano; lo scrittore sperimenta così, anche sulla sua pelle, il ritorno alle origini, il recupero delle radici e la determinazione ad andare avanti, proprio come i suoi allievi.

 

Racconto biografico piuttosto originale, La Città dei Ragazzi descrive il rapporto dello scrittore con la comunità nella quale lavora e alla quale sente di appartenere esattamente come i ragazzi che vi sono approdati in cerca di rifugio; Affinati, da sempre privo di una vera storia familiare, si immedesima in quei ragazzini sradicati, umiliati e impauriti ai quali cerca di trasmettere la speranza nel domani, la consapevolezza che una ragione profonda esiste per ogni cosa e che la vera sfida nella vita consiste nell’individuarla.

Attraverso i suoi studenti abituati ai distacchi, alle perdite a alla lontananza, l’autore trova anche il modo di rileggere il suo irrisolto rapporto col padre, cresciuto a Roma negli anni venti e passato attraverso esperienze analoghe, delle quali non aveva mai parlato coi figli e riesce così a fare pace con la memoria e il passato.

 

Lo stile di Affinati non è mai retorico e la sua prosa risulta sempre molto sentita emotivamente, cosa che rende La Città dei Ragazzi una lettura davvero interessante poiché offre un originale punto di partenza per guardare con occhi diversi la nostra realtà quotidiana.

Consiglio questo libro a lettori alla ricerca di un’empatia profonda con il narratore e anche ai lettori più giovani, che potrebbero trovare molti spunti di riflessione nelle vicende raccontate nel libro.

Recensione di Valentina Leoni

Titolo presente nella Rassegna dei libri più letti e commentati _ Aprile 2020

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